16 gennaio 2009

Il nuovo sito del Circolo del PD di Segrate è on line

Finalmente la comunicazione del circolo del PD di Segrate prende forma e si completa sempre di più. Da gennaio 2009 il circolo del PD-Segrate si avvale dei seguenti mezzi d'informazione:

Inoltre lo storico Flash di Giancarlo Filipetta è sempre disponibile sul nuovo sito. Possiamo fare di più? Certo ma abbiamo tuttora carenza di mezzi economici per stampare più copie del giornalino e di volontari per creare una nostra radio e TV locale. Se qualcuno vuole proporsi come nostro videomaker o giornalista audio-televisivo lo aspettiamo a braccia aperte.
Rodolfo Di Nardo
Responsabile Comunicazione PD-Segrate
Volontari del circolo PD-Segrate che distribuiscono a Redecesio il giornalino Segrate Democratica



Il 2009 ha portato la neve, David Beckham con la maglia del Milan e la nascita del nuovo sito del Partito Democratico di Segrate, http://www.pd-segrate.com/, che fin da oggi potete trovate in linea con una veste grafica pulita e tanti contenuti. Basato sulla semplicità e l'immediatezza, sarà il punto di ingresso per essere informati su Segrate, sulle attività del PD (con una puntuale elaborazione delle posizioni del partito sui temi dell'agenda politica di Segrate) e per interagire con il Coordinamento. Il nuovo sito permette di avere una visione d'insieme tra le informazioni sull'attualità, le attività dei nostri consiglieri comunali e le informazioni istituzionali. In particolare la Home Page riassume le principali notizie, l'agenda degli incontri, gli ordini del giorno delle riunioni e le informazioni continuamente aggiornate sulle proposte dal Consiglio Comunale. Inoltre http://www.pd-segrate.com/ dedica un'attenzione particolare alle attività dei coordinatori del PD. A partire dal Segretario Barbara Bianco e dall'Assessore all'Ambiente Bruno Rindone ogni dirigente del partito ha a disposizione una propria sezione, autonoma, con le proprie proposte, riflessioni, posizioni e documenti. Insomma, un sito per conoscere le soluzioni proposte da una squadra pronta a proporre soluzioni alternative ai problemi che affliggono Segrate, ed a contrastare le azioni del governo della destra. Il sito del PD nasce con l'ambizione di offrire spazio ai sostenitori del PD, anche a chi la pensa diversamente. Per fornire agli iscritti un canale privilegiato di dialogo è sempre disponibile il nostro blog: http://segratedemocratica.blogspot.com/ dove vengono comunicate anche tutte le novità.

Paolo Micheli

Proposta di un Ospedale unico nella Martesana

Dalla constatazione che i cinque piccoli ospedali pubblici della Martesana (Cernusco s/n - Gorgonzola - Melzo - Cassano d'Adda - Vaprio d'Adda) versano in situazioni difficili sia economicamente (sembra che perdino 50 milioni di euro/anno), sia per le sempre più ridotte prestazioni sanitarie, i circoli Acli, Arci e Forum del terzo settore stanno avvanzando da anni una proposta di studio di fattibilità per la creazione di un "grande ospedale unico della Martesana" che possa competere in prestazioni sanitarie con le migliori strutture ospedaliere private e che permetta un risparmio economico. Anche se Segrate, per la vicinanza del San Raffaele e di cliniche tipo Santa Rita, non sente in modo particolare questo problema, ritengo che sia utile domandarsi se è meglio contare solo su una Sanità prevalentemente privata (pensiero Formigoni) o se è meglio potere contare su una Sanità sia pubblica che privata, che offrano la stessa qualità d'assistenza.
Anche il ns Sindaco è invitato a dare una risposta.
Rodolfo Di Nardo

"L'applicazione della legge regionale n° 31/97 ha determinato l'istituzione dell'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) della provincia di Milano 2 che nasce dalla confluenza dei servizi territoriali delle precedenti U.S.S.L. n° 26 di Melegnano, n° 39 di Rozzano e n° 27 di Cernusco sul Naviglio. L' A.S.L. si estende su un territorio di 46 comuni, con oltre 510.000 abitanti. L' ASL della provincia di Milano 2 ha sede ha Melegnano in via 8 Giugno, 69. L' Azienda Ospedaliera di Melegnano, è invece il nuovo organismo che raggruppa e dirige gli ospedali pubblici presenti sul territorio della nostra A.S.L. (Ospedale Predabissi di Melegnano, Ospedale S.Uboldo di Cernusco sul Naviglio, Ospedale S.Maria delle Stelle di Melzo, Ospedale Serbelloni di Gorgonzola)."




LETTERA APERTA

AI SINDACI ASL MI2 (2)

dei Comuni di
Basiglio, Bellinzago L., Binasco, Bussero, Cambiago, Carpiano, Carugate, Casarile, Cassano d’Adda, Cassina de Pecchi, Cernusco s. N., Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Lacchiarella, Liscate, Locate T., Mediglia, Melegnano, Melzo, Noviglio, Opera, Pantigliate, Paullo, Peschiera B., Pessano con B., Pieve E., Pioltello, Pozzuolo M.na, Rodano, Rozzano, S. Donato Milanese, S. Giuliano Milanese, S. Zenone al Lambro, Segrate, Settala, Tribiano, Truccazzano, Vernate, Vignate, Vimodrone, Vizzolo P., Zibido S.G. (via e-mail).

Basiano, Busnago, Caponago, Cornate d’Adda, Grezzago, Masate, Pozzo d’Adda, Roncello, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda (nuovi 11 Comuni da 1/01/09, via posta).

Appello ai Sindaci per l’inoltro all’Ass.re Regionale della Sanità di una richiesta relativa
all’elaborazione di uno “Studio di fattibilità” includente l’ipotesi “Ospedale unico” della Martesana.

“Ospedale unico” per noi significa una struttura sanitaria che intervenga con efficacia per patologie infase “acuta”, arrichita di alcune specializzazioni ora mancanti, mentre sul territorio si vanno determinando opportune vocazioni gia’ orientate al futuro (vedi ad es. l’Ospedale di Cassano d’Adda per riabilitazione e la possibile riconversione del presidio di Gorgonzola in Hospice e prevenzione oncologica)


Egr. Sigg. Sindaci,

Vi ringraziamo per la nomina dei rappresentanti e l’avvio del lavoro alla Consulta dei Sindaci della nostra ASL, di cui anche noi ci occupammo con il primo appello dello scorso mese di marzo. Ciò ha consentito di mantenere aperto il dialogo tra il territorio da Voi rappresentato ed i dirigenti dell’ASL, responsabili delle attività di verifica e controllo sullo stato di attuazione del Piano di Zona e di rispondenza dello stesso agli obiettivi definiti dalla Regione.

Da parte nostra, nella convinzione che il “Piano di Risanamento e Rilancio” (P.R.R.), redatto a suo tempo dal D.G. dell’Azienda Ospedaliera Dott. Scanni, rappresenti tuttora un valido punto di riferimento per elaborare la futura programmazione, abbiamo continuato nella nostra azione che – come sapete – è focalizzata sul riordino dei plessi ospedalieri della zona nord della nostra ASL (genericamente definibile come territorio della Martesana) al fine di:


  • contribuire a migliorare la qualità della sanità pubblica;renderla più efficace dal punto di vista delle risorse finanziarie impegnate (cfr. recente intervento della Corte dei Conti in merito alla necessità di

  • “migliorare l’efficacia degli interventi e l’efficienza delle strutture, evidenziando carenze strutturali o funzionali delle aziende sanitarie”);

Al termine dei nostri incontri con diverse realtà che interagiscono nel settore sanitario, abbiamo maturato la convinzione che, per raggiungere i due predetti obiettivi, la soluzione migliore sia quella dell’”Ospedale unico”, inteso come struttura sanitaria che intervenga con efficacia ed efficienza per patologie in fase “acuta”, mantenendo sul territorio luoghi per le attività sanitarie primarie ai cittadini.. A questo riguardo Vi informiamo che nell’ultimo incontro avuto con il D.G. dell’A.O. Dott. Garbelli, nel quale ci sono state illustrate le linee guida seguite per utilizzare i recenti finanziamenti di cui siete già a conoscenza, abbiamo colto l’occasione per esporre alcune riflessioni in merito al processo in atto, e cioè che avremmo desiderato che la scelta fosse presa sulla base di un confronto tra una “seria” ed “esauriente” pianificazione focalizzata sia in “ipotesi Ospedale unico” sia “in ipotesi ristrutturazione Ospedali a rete”. Pianificazione che prendesse in considerazione un arco temporale significativo (una decina d’anni) e che tenesse conto:

  • del potenziale miglioramento della qualità del servizio erogato e, quindi, dell’incremento degli eventi gestiti;
  • dei dati del conto economico accorpante sia la gestione ordinaria che gli investimenti
  • di scorporare i dati riguardanti la realtà dell’Ospedale di Vizzolo Predabissi/Melegnano, estraneo all’ipotesi in discussione, includendo i 4 plessi di Cassano, Melzo, Gorgonzola e Cernusco, piu’ l’Ospedale di Vaprio d’Adda, recentemente acquisito.

ciò al fine di rispettare un metodo e verificare quanto gli esperti del settore unanimemente ci hanno detto.

L’ipotesi di chiedere l’effettuazione di uno “Studio di fattibilità”, gia’ affiorante in alcuni dibattiti pubblici, ci arricchirebbe di elementi utili e ci accompagnerebbe nella riflessione, in quanto:

  • la presenza di Ospedali territoriali che ereditiamo ha certamente avuto un lodevole passato;
  • fra qualche anno il sistema potrebbe rivelarsi pero’ ancora più insufficiente, nonostante i tentativi di gestione “a rete” e nonostante gli investimenti in corso;
  • le scelte attuali sono figlie di rigidità politiche e localistiche;
  • in Lombardia, la struttura a rete, in forma così precaria, è presente solo nella nostra A.O.

Inoltre, per quanto riguarda una delle criticità che ci viene costantemente rimarcata, e cioè la mancanza di fondi per affrontare l’investimento necessario a realizzare l’Ospedale unico, desideriamo far presente che:


  • l’attuale situazione comporta comunque un impegno di risorse, sia in conto capitale, sia a ripianamento della gestione corrente, di notevole entità (50 milioni di euro all’anno);
  • oltre che a migliorare la qualità del servizio, gli investimenti dovrebbero essere fatti per ridurre i costi futuri,

mentre la strada percorsa in questi ultimi vent’anni è andata nel senso opposto, facendo accumulare perdite che vengono risanate da noi cittadini lombardi con l’addizionale IRPEF.


Abbiamo notizia che le ASL, previa consultazione della Conferenza dei Sindaci, dovranno predisporre e presentare entro il 20 gennaio 2009 alla D.G. Sanità e alla D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia il documento di “Programmazione e coordinamento dei servizi socio-sanitari”. Ci risulta inoltre che prima di tale data Vi dovrete incontrare per elaborare un Vostro progetto e pertanto Vi inoltriamo la seguente richiesta:

Vogliate recepire nella Vostra discussione la necessità di inoltrare all’Assessorato alla Sanità la richiesta per l’elaborazione di uno “Studio di fattibilità” includente l’ipotesi di “Ospedale unico”, nell’ambito di una visione articolata della pluralità dei bisogni socio-sanitari della popolazione. La Vs. sensibilità e conoscenza delle realtà è tale che non riteniamo necessario spendere, al riguardo, ulteriori parole.

Vi informiamo peraltro che ai primi di febbraio noi stessi porteremo all’Assessore alla Sanità, con il quale avremo un incontro, le argomentazioni e le richieste qui esposte, perché si operi in merito sin dal prossimo Piano socio-sanitario 2010-12.

Ci permettiamo infine manifestarVi la nostra solidarietà rispetto alla Vostra azione. Sovente, forse troppo spesso, succede che l’attività amministrativa cui siete chiamati abbia un alto contenuto di “conformità” alle disposizioni degli organismi sovracomunali (Regioni, Stato). Ma la Vs. funzione originaria è quella di essere i primi e naturali rappresentanti dei cittadini residenti nei Vs. territori. Pertanto la Vs. funzione si caratterizza pienamente tramite un elevato contenuto “d’iniziativa”, dando senso e concretezza al concetto di autonomia locale.

Siamo quindi convinti che l’assumere una decisione in sintonia con quanto esposto dalle Associazioni firmatarie vada nella direzione del totale rispetto delle Vs. funzioni.

Vi ringraziamo anticipatamente per la cortese attenzione.

In rappresentanza delle Associazioni firmatarie:

3 Zone ACLI
Reolon Orazio
orazio.reolon@tin.it


Forum 3° Settore – Martesana
Coppo Marina
marina.coppo@virgilio.it


ARCI Spazio Aperto
Merisi Simona
simerisi@tin.it

11 gennaio 2009

La guerra tra Israele e Gaza: tante vittime, pochi innocenti

Guerra a Gaza, dite la vostra su YouDem.tv

La rete discute della nuova crisi mediorientale, del sangue che di nuovo scorre in Israele e Palestina.

Tante manifestazioni, tanti fremiti pro-Gaza e/o pro-Israele stanno percorrendo le piazze italiane ed europee. Io, in compagnia di pochi altri, ho deciso di non partecipare anche solo idealmente a nessuna di queste manifestazioni.

Ho la netta sensazione che in questa tragedia ci siano troppe vittime e pochi innocenti. Troppi errori storici, troppi errori politici, troppi errori tattici e strategici nel tentativo di arrivare ad una pace qualsiasi. Troppi interessi contrastanti, troppo integralismo da entrambe le parti. Troppi aiuti militari ed umanitari hanno creato un interesse allo status quo. Troppo odio reciproco. Il risultato di questi ultimi 50 anni di storia mediorientale è sotto gli occhi di tutti: Un terribile prezzo umano pagato dai diretti attori di questa storia. Un enorme prezzo economico, politico e di sangue, subito da tutti i paesi europei, americani, asiatici ed africani per le conseguenze del terrorismo e per i costi della prevenzione dello stesso.

Tanta gente pro-Gaza si stupisce della sproporzionata risposta israeliana al lancio di razzi Qassam e di piccoli missili che in otto anni, in Israele, hanno fatto meno morti di un ora di guerra in Gaza. La questione può essere spiegata in modo diverso. I Qassam avevano una gittata di 8 - 10 km e solo la cittadina di Sderot e i suoi pochi abitanti erano in pericolo. Ora i nuovi razzi, con una capacità di penetrazione di 40 km, sottopongono ad atti terroristici circa il 10% della popolazione israeliana. Città come Ashelon, il porto di Ashod, l'università di Beersheva e le sue industrie chimiche, Netivet e tanti altri piccoli villaggi e kibbutz sono alla portata di un Qassam. E' come se a capodanno, a Napoli, anzicchè sparare in aria con una pistola, lanciassero 10 - 20 razzi carichi di parecchi kilogrammi di esplosivo.

Tanta gente pro-Israele dice che Hamas ha deciso di rompere unilateramente la tregua che ha sorretto per sei mesi la fragile tregua. Ma non dicono nulla delle recenti uccisioni mirate di esponenti Hamas, ne accennano al blocco economico sempre più pesante che Gaza è costretta a subire e che l'hanno portata a rompere la tregua. Recentemente anche le barche da pesca non potevano uscire in acque territoriali palestinesi perchè bloccate dalla marina da guerra israeliana. Ne hanno parlato pochi giornali, ma a dicembre un pacifista italiano che si trovava a bordo di un peschereccio palestinese, è stato arrestato dagli israeliani e, dopo alcuni giorni di detenzione, espulso da Israele.

Il ritiro unilaterale di Israele dalla striscia di Gaza non ha dato i risultati sperati. Solo un accordo concordato tra le parti può favorire l'inizio di una pace stabile ed il partecipare ad una manifestazione di solidarietà illude i contendenti ad avere ragione e li allontana dal cercare la soluzione del conflitto.

Rodolfo Di Nardo

Tra le vittime di questa guerra desidero ricordare Jimmy Kdoshim del kibbutz di Kfar Aza, kibbutz al confine della striscia di Gaza al quale mi sento personalmente legato.

" Residents of Kibbutz Kfar Aza are finding it difficult to come to terms with the death of their friend, 48-year-old Jimmy Kdoshim, who was killed by a mortar shell Friday evening while working in his garden."

Two mortar shells fired by Palestinians from northern Gaza Strip land in Kibbutz Kfar Aza Friday evening, killing one man, 48, and injuring three others. Hamas claims responsibility for attack. Several hours later, IDF strikes in Gaza, killing five Hamas operatives
Shmulik Hadad
Latest Update:
05.10.08, 07:02 / Israel News

7 gennaio 2009

Insieme per essere utili

Domenica 18 gennaio a Segrate
"Giornata del migrante"

“Scambi di idee e testimonianze
sull’integrazione della persona immigrata”

Non mancate!

clicca sulla locandina per vedere i dettagli dell'evento