16 gennaio 2009

Proposta di un Ospedale unico nella Martesana

Dalla constatazione che i cinque piccoli ospedali pubblici della Martesana (Cernusco s/n - Gorgonzola - Melzo - Cassano d'Adda - Vaprio d'Adda) versano in situazioni difficili sia economicamente (sembra che perdino 50 milioni di euro/anno), sia per le sempre più ridotte prestazioni sanitarie, i circoli Acli, Arci e Forum del terzo settore stanno avvanzando da anni una proposta di studio di fattibilità per la creazione di un "grande ospedale unico della Martesana" che possa competere in prestazioni sanitarie con le migliori strutture ospedaliere private e che permetta un risparmio economico. Anche se Segrate, per la vicinanza del San Raffaele e di cliniche tipo Santa Rita, non sente in modo particolare questo problema, ritengo che sia utile domandarsi se è meglio contare solo su una Sanità prevalentemente privata (pensiero Formigoni) o se è meglio potere contare su una Sanità sia pubblica che privata, che offrano la stessa qualità d'assistenza.
Anche il ns Sindaco è invitato a dare una risposta.
Rodolfo Di Nardo

"L'applicazione della legge regionale n° 31/97 ha determinato l'istituzione dell'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) della provincia di Milano 2 che nasce dalla confluenza dei servizi territoriali delle precedenti U.S.S.L. n° 26 di Melegnano, n° 39 di Rozzano e n° 27 di Cernusco sul Naviglio. L' A.S.L. si estende su un territorio di 46 comuni, con oltre 510.000 abitanti. L' ASL della provincia di Milano 2 ha sede ha Melegnano in via 8 Giugno, 69. L' Azienda Ospedaliera di Melegnano, è invece il nuovo organismo che raggruppa e dirige gli ospedali pubblici presenti sul territorio della nostra A.S.L. (Ospedale Predabissi di Melegnano, Ospedale S.Uboldo di Cernusco sul Naviglio, Ospedale S.Maria delle Stelle di Melzo, Ospedale Serbelloni di Gorgonzola)."




LETTERA APERTA

AI SINDACI ASL MI2 (2)

dei Comuni di
Basiglio, Bellinzago L., Binasco, Bussero, Cambiago, Carpiano, Carugate, Casarile, Cassano d’Adda, Cassina de Pecchi, Cernusco s. N., Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Lacchiarella, Liscate, Locate T., Mediglia, Melegnano, Melzo, Noviglio, Opera, Pantigliate, Paullo, Peschiera B., Pessano con B., Pieve E., Pioltello, Pozzuolo M.na, Rodano, Rozzano, S. Donato Milanese, S. Giuliano Milanese, S. Zenone al Lambro, Segrate, Settala, Tribiano, Truccazzano, Vernate, Vignate, Vimodrone, Vizzolo P., Zibido S.G. (via e-mail).

Basiano, Busnago, Caponago, Cornate d’Adda, Grezzago, Masate, Pozzo d’Adda, Roncello, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda (nuovi 11 Comuni da 1/01/09, via posta).

Appello ai Sindaci per l’inoltro all’Ass.re Regionale della Sanità di una richiesta relativa
all’elaborazione di uno “Studio di fattibilità” includente l’ipotesi “Ospedale unico” della Martesana.

“Ospedale unico” per noi significa una struttura sanitaria che intervenga con efficacia per patologie infase “acuta”, arrichita di alcune specializzazioni ora mancanti, mentre sul territorio si vanno determinando opportune vocazioni gia’ orientate al futuro (vedi ad es. l’Ospedale di Cassano d’Adda per riabilitazione e la possibile riconversione del presidio di Gorgonzola in Hospice e prevenzione oncologica)


Egr. Sigg. Sindaci,

Vi ringraziamo per la nomina dei rappresentanti e l’avvio del lavoro alla Consulta dei Sindaci della nostra ASL, di cui anche noi ci occupammo con il primo appello dello scorso mese di marzo. Ciò ha consentito di mantenere aperto il dialogo tra il territorio da Voi rappresentato ed i dirigenti dell’ASL, responsabili delle attività di verifica e controllo sullo stato di attuazione del Piano di Zona e di rispondenza dello stesso agli obiettivi definiti dalla Regione.

Da parte nostra, nella convinzione che il “Piano di Risanamento e Rilancio” (P.R.R.), redatto a suo tempo dal D.G. dell’Azienda Ospedaliera Dott. Scanni, rappresenti tuttora un valido punto di riferimento per elaborare la futura programmazione, abbiamo continuato nella nostra azione che – come sapete – è focalizzata sul riordino dei plessi ospedalieri della zona nord della nostra ASL (genericamente definibile come territorio della Martesana) al fine di:


  • contribuire a migliorare la qualità della sanità pubblica;renderla più efficace dal punto di vista delle risorse finanziarie impegnate (cfr. recente intervento della Corte dei Conti in merito alla necessità di

  • “migliorare l’efficacia degli interventi e l’efficienza delle strutture, evidenziando carenze strutturali o funzionali delle aziende sanitarie”);

Al termine dei nostri incontri con diverse realtà che interagiscono nel settore sanitario, abbiamo maturato la convinzione che, per raggiungere i due predetti obiettivi, la soluzione migliore sia quella dell’”Ospedale unico”, inteso come struttura sanitaria che intervenga con efficacia ed efficienza per patologie in fase “acuta”, mantenendo sul territorio luoghi per le attività sanitarie primarie ai cittadini.. A questo riguardo Vi informiamo che nell’ultimo incontro avuto con il D.G. dell’A.O. Dott. Garbelli, nel quale ci sono state illustrate le linee guida seguite per utilizzare i recenti finanziamenti di cui siete già a conoscenza, abbiamo colto l’occasione per esporre alcune riflessioni in merito al processo in atto, e cioè che avremmo desiderato che la scelta fosse presa sulla base di un confronto tra una “seria” ed “esauriente” pianificazione focalizzata sia in “ipotesi Ospedale unico” sia “in ipotesi ristrutturazione Ospedali a rete”. Pianificazione che prendesse in considerazione un arco temporale significativo (una decina d’anni) e che tenesse conto:

  • del potenziale miglioramento della qualità del servizio erogato e, quindi, dell’incremento degli eventi gestiti;
  • dei dati del conto economico accorpante sia la gestione ordinaria che gli investimenti
  • di scorporare i dati riguardanti la realtà dell’Ospedale di Vizzolo Predabissi/Melegnano, estraneo all’ipotesi in discussione, includendo i 4 plessi di Cassano, Melzo, Gorgonzola e Cernusco, piu’ l’Ospedale di Vaprio d’Adda, recentemente acquisito.

ciò al fine di rispettare un metodo e verificare quanto gli esperti del settore unanimemente ci hanno detto.

L’ipotesi di chiedere l’effettuazione di uno “Studio di fattibilità”, gia’ affiorante in alcuni dibattiti pubblici, ci arricchirebbe di elementi utili e ci accompagnerebbe nella riflessione, in quanto:

  • la presenza di Ospedali territoriali che ereditiamo ha certamente avuto un lodevole passato;
  • fra qualche anno il sistema potrebbe rivelarsi pero’ ancora più insufficiente, nonostante i tentativi di gestione “a rete” e nonostante gli investimenti in corso;
  • le scelte attuali sono figlie di rigidità politiche e localistiche;
  • in Lombardia, la struttura a rete, in forma così precaria, è presente solo nella nostra A.O.

Inoltre, per quanto riguarda una delle criticità che ci viene costantemente rimarcata, e cioè la mancanza di fondi per affrontare l’investimento necessario a realizzare l’Ospedale unico, desideriamo far presente che:


  • l’attuale situazione comporta comunque un impegno di risorse, sia in conto capitale, sia a ripianamento della gestione corrente, di notevole entità (50 milioni di euro all’anno);
  • oltre che a migliorare la qualità del servizio, gli investimenti dovrebbero essere fatti per ridurre i costi futuri,

mentre la strada percorsa in questi ultimi vent’anni è andata nel senso opposto, facendo accumulare perdite che vengono risanate da noi cittadini lombardi con l’addizionale IRPEF.


Abbiamo notizia che le ASL, previa consultazione della Conferenza dei Sindaci, dovranno predisporre e presentare entro il 20 gennaio 2009 alla D.G. Sanità e alla D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia il documento di “Programmazione e coordinamento dei servizi socio-sanitari”. Ci risulta inoltre che prima di tale data Vi dovrete incontrare per elaborare un Vostro progetto e pertanto Vi inoltriamo la seguente richiesta:

Vogliate recepire nella Vostra discussione la necessità di inoltrare all’Assessorato alla Sanità la richiesta per l’elaborazione di uno “Studio di fattibilità” includente l’ipotesi di “Ospedale unico”, nell’ambito di una visione articolata della pluralità dei bisogni socio-sanitari della popolazione. La Vs. sensibilità e conoscenza delle realtà è tale che non riteniamo necessario spendere, al riguardo, ulteriori parole.

Vi informiamo peraltro che ai primi di febbraio noi stessi porteremo all’Assessore alla Sanità, con il quale avremo un incontro, le argomentazioni e le richieste qui esposte, perché si operi in merito sin dal prossimo Piano socio-sanitario 2010-12.

Ci permettiamo infine manifestarVi la nostra solidarietà rispetto alla Vostra azione. Sovente, forse troppo spesso, succede che l’attività amministrativa cui siete chiamati abbia un alto contenuto di “conformità” alle disposizioni degli organismi sovracomunali (Regioni, Stato). Ma la Vs. funzione originaria è quella di essere i primi e naturali rappresentanti dei cittadini residenti nei Vs. territori. Pertanto la Vs. funzione si caratterizza pienamente tramite un elevato contenuto “d’iniziativa”, dando senso e concretezza al concetto di autonomia locale.

Siamo quindi convinti che l’assumere una decisione in sintonia con quanto esposto dalle Associazioni firmatarie vada nella direzione del totale rispetto delle Vs. funzioni.

Vi ringraziamo anticipatamente per la cortese attenzione.

In rappresentanza delle Associazioni firmatarie:

3 Zone ACLI
Reolon Orazio
orazio.reolon@tin.it


Forum 3° Settore – Martesana
Coppo Marina
marina.coppo@virgilio.it


ARCI Spazio Aperto
Merisi Simona
simerisi@tin.it

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