30 novembre 2008

Legge Gelmini: che brutta cosa!!

di Arnolfo Merlini

Ormai il decreto 137/08, meglio conosciuto come legge sul maestro unico e delle 24 ore settimanali, con l’approvazione nei due rami del parlamento, è legge.

Questo decreto discende direttamente dalla legge 133 (finanziaria) con la quale il ministro Tremonti recuperava nella scuola pubblica circa 8.000 miliardi.

Quindi la legge Gelmini è un dispositivo legislativo che, per pura necessità economica, annulla soprattutto nella scuola primaria di primo grado (scuola elementare) universalmente riconosciuta come scuola d’eccellenza, un iter scolastico che l’aveva vista tra le migliori del mondo.
Non saremo noi a sostenere che nel pianeta scuola tutto era perfetto.
Anche nella stessa scuola primaria forse si rendevano necessari alcuni aggiustamenti su un migliore sfruttamento delle risorse umane e questo vale sicuramente anche per scuola secondaria di primo grado (scuola media inferiore).
E’ sotto gli occhi la situazione nella scuola secondaria di secondo grado, in attesa da anni di una riforma, dove il proliferare di sperimentazioni (812 per esattezza), crea non poche difficoltà didattiche e gestionali.
Anche nell’istruzione universitaria con i suoi baroni e baronie e il numero elevato e ingiustificato di corsi di laurea, dimostra la necessità di un radicale intervento.

Ma questa legge che, in modo indiscriminato modifica soprattutto nella scuola primaria, strutture educative ormai consolidate non è una buona legge.
E’ il classico caso in cui si getta via il bambino insieme all’acqua sporca.
Su questa legge siamo contrari nel metodo e nel merito.

NEL METODO: perché non si possono imporre al sistema scolastico profonde modifiche senza prima aver coinvolto famiglie, docenti e dirigenti scolastici, pedagogisti e altri specialisti del settore.

NEL MERITO: perchè alcuni articoli della legge ((particolarmente quelli che nella primaria, reintroducono il maestro unico, e riducono l’insegnamento alle sole ore antimeridiane) hanno significato riportare l’orologio delle scienze pedagogiche indietro agli anni 60. del secolo scorso, cioè quando l’apprendimento era finalizzato al classico " leggere scrivere e fare di conto " .

Questa legge sembra ignorare che i saperi si sono modificati e diversificati. Le innovazioni tecnologiche, la multimedialità, la società ormai multi-etnica, ecc, ci consegnano un mondo diverso da quegli anni

E’ corretto ricordare che a questa scuola c’eravamo arrivati dopo anni di dibattito.

Infatti, fin dagli anni 60 in poi, appunto intorno alla scuola si era verificato un movimento che coinvolgendo pedagogisti, docenti, uomini di cultura di diversa estrazione ideologica; da quella cattolica a quella laico-socialista, dava inizio nella scuola pubblica italiana a sperimentazioni didattiche e pedagogiche, tese a ridurre il condizionamento socio-economico all’apprendimento per dare a tutti, anche agli “ultimi”, pari opportunità

Da qui la legge del settembre del 1971 che introduce nella scuola primaria il tempo pieno con la presenza di due insegnanti per classe.
La pluralità docente ha permesso agli insegnanti di approfondire le conoscenze disciplinari, permettendo quindi di orientarsi verso nuovi saperi come: l’arte, i linguaggi non verbali, ecc.

Successivamente, dopo oltre un decennio di sperimentazione, con la legge 140 del 1990, s’introducevano i moduli e si confermava il tempo pieno.
Con quella legge la scuola, oltre che offrire un ventaglio più amplio di saperi; soprattutto, con l’introduzione dei laboratori fatti prevalentemente nel pomeriggio, si dava agli scolari la possibiltà di acquisire conoscenze e competenze diverse quali: il teatro, la musica, arti plastiche ecc cose impossibili con una scuola di sole 24 ..

In termini pratici in una scuola di sole 24 ore cosa non sarà più possibile?

NON SARA’ PIU’ POSSIBILE :

- Fare una didattica di ricupero e di arricchimento dell’offerta formativa, soprattutto per gli
alunni in difficoltà
- Fare lavori di gruppo
- Non ci saranno più uscite didattiche nel territorio, le visite ai musei, le manifestazioni sportive (un maestro unico non potrà portare fuori la propria classe , soprattutto se questa sarà portata a 30 alunni).
- Non sarà più possibile l’attuazione di progetti formativi dedicati alle varie educazioni (ambiente, stradale, alimentazione, salute e affettività)

E’ nostra convinzione che questa legge oltre che colpire la scuola sul piano didattico colpisca la famiglia, in forma ben tangibile, sul piano economico

La ricaduta negativa di questa legge si avrà a Settembre prossimo quando numerose famiglie italiane si vedranno recapitare i figli a casa alle ore 12,30 d’ogni giorno.
Saranno in difficoltà non soltanto di famiglie a reddito basso o medio basso ma anche quelle famiglie il cui reddito, anche se mediamente alto, è il risultato prodotto dal lavoro di entrambi i genitori.
A settembre come gestiranno i figli nelle ore pomeridiane di non-scuola?
Forse saranno costretti ad affidarli, a pagamento, a quelle fantomatiche cooperative che indubbiamente nel frattempo saranno nate, strutture sorte forse con tanta buona volontà ma indubbiamente con limitate capacità professionali (nessun collegamento con l’esperienza didattica del mattino).
Abbiamo visto in questi due mesi, intorno alla scuola pubblica, svilupparsi un imponente movimento di difesa della stessa che ha coinvolto: genitori, docenti, dirigenti scolastici e semplici cittadini.
Ora occorre che questo movimento non si fermi, non s’inaridisca, ma escogiti forme di lotta, d’autodifesa che neutralizzi i danni sociali e didattici che questa legge provocherà dal settembre del 2009

E’ NECESSARIO
che le famiglie siano informate dei loro diritti, previsti dall’articolo quattro della legge stessa, che permette loro di chiedere:

- DUE DOCENTI PER CLASSE,
- 40 ORE SETTIMANALI COMPRESA LA MENSA


Questo diritto va difeso con perseveranza e determinazione.

E’ necessario che in difesa di questo diritto facciano fronte comune “ in primis “I CONSIGLI D’ ISTITUTO" con tutte le loro componenti e cioè: genitori. Docenti, dirigenti scolastici e personale ausiliario.
E’necessario che “I CONSIGLI D’ISTITUTO" si facciano parte attiva e diligente nell’informare i genitori nel loro diritto e cioè chiedere il mantenimento delle attività didattiche già esistenti nell’istituto stesso.

E’ NECESSARIO
che genitori e consigli d’istituto facciano pressione sulle proprie amministrazioni comunali perché trovino le risorse necessarie che permettano alla scuola
Italiana di proseguire in quel cammino d’integrazione per che non si abbandoni un’esperienza tanto ricca di didattica ma soprattutto d’emancipazione sociale. .

Arnolfo Merlini

24 novembre 2008

Comitato Cassanese: dieci anni dopo...


Che fine ha fatto il Comitato Cassanese di dieci anni fa?, la sua voglia di viabilità speciale e di aria fresca?.
Che fine ha fatto l'inchiesta sui 70 miliardi stanziati nel 1991 per la viabilità speciale dell'ex Dogana, mai realizzata?.
Segrate Democratica continua a domandarselo e, per ricordare le battaglie e le bianche lenzuola del Comitato Cassanese, ripubblica un articolo scritto nel 1998 da Siro Marziali del Corriere della Sera.


Striscioni sui palazzi contro rumore e inquinamento.
Gli abitanti sono pronti a passare a proteste piu' clamorose
La Cassanese soffoca Segrate
Minacciato il blocco della " autostrada urbana " : troppi 33 mila veicoli al giorno
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Troppi 33 mila veicoli al giorno SEGRATE - Battaglia senza riserve a rumore ed inquinamento: hanno deciso di ingaggiarla gli abitanti delle case che si affacciano sui 4 chilometri urbani della strada provinciale Cassanese, in vetta alla classifica delle arterie milanesi con maggior traffico pesante e leggero. Comune, Provincia e Regione sono accusati di aver lasciato la zona nel caos, specie da quando e' stato accantonato il progetto della viabilita' speciale per l'ex dogana, che avrebbe trasformato la Cassanese in strada comunale per i soli residenti. Da alcuni giorni da balconi e finestre sono esposti striscioni eloquenti: a Segrate non ne possono piu' di vivere ai bordi di una provinciale che, soprattutto dopo il raddoppio della carreggiata con spartitraffico centrale, e' diventata una vera autostrada urbana. Senza mitigazione dei rumori, ne' barriere protettive e attraversamenti ciclopedonali sicuri. E nei prossimi giorni non e' da escludere il blocco della strada. Secondo dati della Provincia, su questa arteria, che parte, a Milano, dall'uscita della tangenziale Est di via Rombon e arriva dopo 20 chilometri a Cassano d'Adda, attraversando Pioltello e Melzo, ogni giorno transitano oltre 33 mila veicoli, di cui 5 mila mezzi pesanti. Il sindaco di Segrate, Bruno Colle, di Forza Italia, sposa in pieno i motivi della protesta: "Hanno ragione, perche' lungo la provinciale il rumore e l'inquinamento dei gas di scarico sono insopportabili. Non per niente quando nel dicembre scorso firmai in Regione il protocollo d'intesa per l'apertura dell'ex dogana nella nuova veste di centromerci dalla ferrovia ai Tir, posi come condizione irrinunciabile la realizzazione del collegamento diretto dogana - tangenziale Est, e delle due nuove bretelle con la Cassanese e la Rivoltana per evitare il passaggio dei mezzi pesanti in Segrate. Poi pero' questa clausola e' stata bocciata dal consiglio comunale del 13 maggio scorso, su spinta dei Verdi, dell'Ulivo e di una parte della maggioranza. A questo punto - conclude Colle - i finanziamenti per questo intervento di riqualificazione urbana della Cassanese sono stati rinviati a chissa' quando". In realta' il consiglio comunale di Segrate ha sposato le paure piu' volte espresse dai Verdi: si teme che un collegamento diretto tra la tangenziale Est e una nuova Cassanese a partire dalla periferia sud di Pioltello (con tracciato interrato a Segrate) possa aprire la via a una superstrada Milano - Brescia che Regione, Anas e Provincia auspicano da tempo. L'assessore al Traffico della Provincia, Gianfranco Ravasi, dice: "Anche secondo me la protesta e' fondata, ma ora i progetti sono bloccati fino a quando la Procura della Corte dei Conti non avra' terminato l'inchiesta sui 70 miliardi stanziati nel '91 per la viabilita' speciale della ex dogana, mai realizzata".
Siro Marziali
Corriere della Sera 1998

Fare Educazione Ambientale a Segrate

di Bruno Rindone

assessore all’Ambiente

Segrate ha ormai raggiunto il 50% di raccolta differenziata dei rifiuti, togliendosi dalla posizione di fanalino di coda, insieme a Milano, con un pessimo 35%. E questo permette quindi di trattare da pari a pari, sul ciclo dei rifiuti, con i Comuni vicini, molto più virtuosi nella raccolta differenziata, contribuendo a togliere l’impressione che il Comune di Segrate sia interessato solo a costruire, non a migliorare la qualità della vita.
Ma sarà vero?

Impressiona infatti il fatto che Segrate, a differenza dei Comuni vicini, non abbia un Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, e cioè che non conosca lo stato del suo ambiente. E impressiona ancora di piu’ che questo avvenga mentre l’Amministrazione Comunale modifica profondamente il territorio con una serie di impegnativi interventi. Ne concludo che l’Amministrazione è interessata alla crescita del Comune di Segrate, ma non allo sviluppo. Cioè, all’allargamento del mercato della casa e alla costruzione di infrastrutture, ma non al miglioramento della qualità della vita dei segratesi.
Lo strumento del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente serve proprio a distinguere tra interventi che migliorano la qualità della vita e interventi che la peggiorano.

Ho proposto che questo strumento sia redatto nel 2009, per mezzo di un apposito stanziamento in bilancio, e di una gara pubblica che selezioni una collaborazione con chi ha serie competenze in merito. Impressiona inoltre il fatto che Segrate abbia pochissimi rapporti con i Comuni vicini, e che quindi problemi come il ciclo dei rifiuti, il rumore aeroportuale, la mobilità, la salvaguardia della natura, l’innovazione tecnologica, vengano affrontati con mentalità localistica, generando confusione e, soprattutto, generando i conflitti tipici di quando non vi è una visione unitaria del territorio ma solo la soddisfazione di piccoli interessi da parte o di campanile.

Lo strumento dell’Agenda 21 locale serve proprio a organizzare il consenso intorno alle politiche di uso del territorio, specialmente quando si tratta di discutere la collocazione e la funzionalità di grandi infrastrutture o di siti produttivi. Ho avviato contatti con gli Assessori all’Ambiente di Pioltello, Peschiera Borromeo, Cologno Monzese, Settala per proporre Convegni e Conferenze di Servizio sugli argomenti di interesse per l’est milanese, di concerto con l’Assessore competente della Provincia di Milano.

Impressiona anche il fatto che il Piano di Azzonamento acustico del Comune di Segrate, adottato nel 2004, non sia mai stato approvato, sostenendo che non si può approvare poichè manca la definizione delle zone di competenza della Commissione Aeroportuale. Osservo che altri Comuni hanno ugualmente approvato il Piano di Azzonamento acustico e dato quindi inizio agli interventi di mitigazione. Il Comune di Segrate avrebbe dovuto comportarsi nello stesso modo, in modo da non penalizzare quei cittadini a cui spettano interventi di mitigazione per, ad esempio, il rumore ferroviario, il rumore derivante dai grandi assi di traffico, o quello degli insediamenti produttivi.

Inoltre, avrebbe dovuto insistere per la localizzazione delle zone di competenza della Commissione Aeroportuale, e non avrebbe dovuto effettuare interventi sul territorio se non dopo aver precisato, punto per punto, quali interventi erano consentiti. e quali erano invece incompatibili con l’Azzonamento acustico.

Che avverrà se un investitore, o un operatore, a cui oggi è stato dato il permesso di costruire in una certa zona, domani scoprirà che in quella zona il suo progetto non si può attuare, o, anche se attuato, avrà un valore di mercato inferiore a quello sperato? Sia il cittadino, che l’investitore, che l’operatore diranno: non potevate fare le cose perbene fin dall’inizio? Ho proposto che il Piano di Azzonamento acustico del 2004 sia rapidamente reso attuale, per mezzo di un apposito stanziamento in bilancio, e quindi approvato, in modo da rendere possibile l’adozione di interventi di mitigazione.

Anche qui, con la collaborazione di chi ha serie competenze in merito, individuato mediante l’effettuazione di una gara pubblica. Sul rumore aeroportuale si può chiedere ai cittadini segratesi, e a quelli degli altri Comuni vicini, di spalmare le rotte aeree dopo avere effettuato un drastico taglio del volume di traffico su Linate, che è molto cresciuto negli ultimi anni, ed imponendo che i voli che rimarranno siano effettuati da aeromobili poco rumorosi.
Quindi, prima i tagli, poi il negoziato sulle rotte e non viceversa. Sappiamo che negoziare le rotte senza effettuare tagli è un approccio ormai fallito.

Perchè insistere?


Danneggia tutti, cittadini, investitori, operatori.

Bruno Rindone


23 novembre 2008

Energia per il nostro futuro

L'associazione "Territorio & Innovazione" organizza in Segrate l'evento:

"Energia per il nostro futuro"




Ne parliamo il 9 dicembre 2008 ore 20,30, presso:

Aula Centro Civico di Milano2 Residenza Campo - Segrate


Il programma prevede:

Un saluto di:
Bruno Rindone
(Assessore all’Ambiente del Comune di Segrate)

Presentazione del Convegno:
Santina Bosco
(CdA di Territorio & Innovazione)

Energia e governo del territorio:
Stefano Pareglio
(Università Cattolica BS)

L’uso attuale dell’energia e possibili sviluppi futuri:
Enzo Rusconi
(ENEA, dipartimento TER)

Analisi del territorio e proposte per uno sviluppo ecosostenibile:
Francesco Prina
(Consigliere Regionale)

Praticamente: consigli per il risparmio energetico:
Raffaele Bonaiuti
(Ingegnere ambientale)

Segue Dibattito Pubblico

La cittadinanza è invitata a partecipare, con domande alla fine di ogni relazione ed al termine del convegno.

18 novembre 2008

In maggioranza si, in maggioranza no.

Al di fuori dei formalismi politici, giornalistici e delle lecite strumentalizzazioni di partiti e di consiglieri di minoranza, pensiamo che ai cittadini segratesi interessi sopprattutto conoscere quali risultati abbia ottenuto il PD a favore di Segrate e dei suoi cittadini attraverso l'accordo programmatico firmato a gennaio 2008 con F.I. e A.N.
Riteniamo inoltre importante informare gli amici democratici anche sulle questioni, tuttora in sospeso, che non ci vedono d'accordo con l'attuale maggioranza.

Segrate Democratica blog ha il piacere di pubblicare un articolo del nostro capogruppo consigliare Fernando Cristofori dove sono elencati i risultati ottenuti dalla nostra azione politica.

Segrate Democratica Blog





Quali risultati hanno ottenuto i cittadini segratesi a seguito dell’Accordo Programmatico firmato dal PD segratese?.

Dopo 10 mesi dalla firma ci sembra opportuno fare il punto sullo stato d’avanzamento dell’accordo programmatico sottoscritto nel mese di gennaio 2008 tra il PD e F.I. e A.N.
Desideriamo innanzi tutto informare i cittadini segratesi qual è stato, finora, il contributo del nostro partito e chiarire il futuro intendimento del P.D. sui progetti non ancora definiti.

  • Centro Parco: sul territorio si è affrontato il problema del Centro Parco e il nostro contributo è stato quello di ottenere un documento specifico che stabilisce degli indici di edificabilità molto bassi e standard di qualità molto alti (Vedi Segrate Democratica n. 4).
  • Ex Dogana: abbiamo ottenuto la valorizzazione dell’area dimessa della ex dogana e stiamo seguendo il progetto per assicurarci che il Centro Polifunzionale che sarà realizzato abbia caratteristiche non solo di carattere commerciale ma soprattutto di carattere socio-culturale. Si veda la VAS in circolazione in questi giorni sulla quale tra l’altro qualunque cittadino può presentare delle osservazioni.
  • Consolato Americano: siamo riusciti a sospendere l’opzione sulla venuta a Segrate del Consolato Americano perché il contratto a suo tempo sottoscritto dall’Amministrazione non ci sembrava equo ed equilibrato.
  • Viabilità Speciale: stanno realizzandosi le nostre indicazioni sulla viabilità speciale e sulla realizzazione di una rete di piste ciclabili finalmente completa sul territorio.
  • Trasporti urbani ed extracomunali: anche sui trasporti si stanno facendo passi avanti significativi. La rete interna e i collegamenti con gli altri comuni saranno potenziati sperando che sia ATM a gestire tutto il cambiamento (ma ci sono complicazioni con il concorrente Caronte).
  • Politica casa: sulla politica della casa c’è il problema Boffalora, non ancora risolto. Tutti avranno notato la nostra iniziativa di presentare una mozione che sta incominciando a dare i suoi frutti ma che deve essere seguita con la massima attenzione, perché i tempi saranno molto lunghi e le questioni veramente complicate.
  • Nuovo centro culturale: presto inizierà la riqualificazione del vecchio municipio e avremo a Segrate Centro molte funzioni culturali concentrate su una zona centrale della città con una biblioteca di prim’ordine.
  • Raccolta differenziata: la raccolta differenziata dell'umido ha subito raggiunto valori notevoli, dimostrando la sensibilità dei segratesi. Cio' permette di aprire una discussione allargata ai comuni dell'est milanese sul ciclo dei rifiuti e sull’utilità' di nuovi termovalorizzatori o nuove discariche.

Su alcune questioni siamo invece molto critici: citiamo le tre più rilevanti:

  • Redecesio Nord: la realizzazione del PII Redecesio Nord ci vede contrari per la sua localizzazione in un’area ad alto livello di rumore e troppo vicina alla strada della viabilità speciale.
    Golfo Agricolo: siamo molto critici sul progetto preliminare sul Golfo Agricolo e stiamo tentando di migliorarlo su diversi punti. Quando sarà il momento opportuno desideriamo confrontarci con i cittadini anche su questo aspetto.
  • Rotte Aeree: dobbiamo ricordare il problema di Linate. Qui la nostra posizione è molto critica nei confronti della fase attuale. Occorre respingere il tentativo di Milano di rimettere tutte le rotte sul nostro territorio e aprire una fase nuova di sperimentazione che veda organismi esterni e qualificati valutare i risultati di nuove sperimentazioni.

In conclusione mi sembra venuto il momento di aggiornare il programma sottoscritto in gennaio 2008, con richieste più specifiche basate sull’esperienza di collaborazione di questi mesi e su alcune questioni ancora aperte (la politica della casa, il PGT, Linate, la zonizzazione acustica ecc.).

Forse è venuto il momento di aprire una fase nuova.

Fernando Cristofori

Capogruppo PD

17 novembre 2008

Contributo alla discussione sulla politica segratese

E’ fuori dubbio che la situazione politica locale sia alquanto complessa.

Cercherò di riassumerne gli aspetti.

Alle elezioni del 2005 l’attuale sindaco, alla testa di una coalizione omogenea di Centro Destra ha vinto le elezioni comunali senza nemmeno essere costretto al ballottaggio.

La sinistra dopo cinque anni d’opposizione unitaria si era divisa e presentava due diversi candidati: da una parte il verde Biagio Latino (per la seconda volta) e dall’altra Raffaello Pieri che aveva raccolto dietro alla lista “Aria Nuova “ cittadini di diverse tradizioni politiche sulla base di un programma condiviso con i DS/SDI, la Margherita e Rifondazione Comunista. Vinse Alessandrini anche perché i 1200 voti portati da Pieri non riuscirono a ribaltare la situazione e la somma dei voti di Aria Nuova + PD +SDI + Rifondazione Comunista + verdi + lista civica Segrate Viva e la presenza della lista Mussolini d’estrema destra non riuscì a costringere Alessandrini al ballottaggio. Per cui è errato dire come dice il compagno avvocato Mongili che la sinistra perse perché una parte di questa candidò Pieri.Mi sembra corretto invece affermare che la sinistra perse nonostante la presenza della lista Aria Nuova al suo interno. In politica contano i voti e le maggioranze e non le fumose battaglie identitarie.

I gruppi consiliari DS e Margherita (confluiti poi nel PD) valutarono allora, non senza contrasti al loro interno, che, visto la composizione del corpo elettorale segratese, un’opposizione di schieramento non avrebbe portato a nulla sia in termini politici sia in termini di vantaggi per la città e che anzi, in un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche era necessario incidere sul futuro della città, per evitare che il territorio fosse sperperato malamente, come già era successo sotto il sindaco Colle senza nessun piano complessivo e senza nessun vantaggio per la città.

Fu inaugurata allora la strategia di una politica nuova di opposizione costruttiva che poneva i contenuti al centro a prescindere dagli schieramenti. Fu allora firmato un accordo di programma che prevedeva fra l’altro:

  • Che le nuove costruzioni prevedessero una quota significativa di abitazioni a prezzo calmierato per le giovani coppie e le famiglie meno abbienti.
  • Che i nostri residui spazi verdi fossero attrezzati e resi fruibili, trovando una destinazione definitiva che li proteggesse da ulteriori edificazioni.
  • Che l’aeroporto di Linate dovesse sottostare a precisi limiti sia in termini di quantità di voli sia di rumore ed inquinamento prodotto.

    E successivamente per mezzo di mozioni fu proposto:
  • Che se il Centro Commerciale fosse stato costruito, la sua collocazione avrebbe dovuto essere all’interno dell’area dimessa ex dogana. E come contropartita avrebbe dovuto avere importanti interventi viabilistici (completamento viabilità speciale) e avrebbe dovuto tener conto di una serie di vincoli che sarebbe qui lungo enumerare. Questo problema sarà, poi, di attualità nei prossimi mesi e tutti avranno modo di approfondirlo
  • Che l’edilizia agevolata del quartiere Boffalora (Santa Monica) avrebbe dovuto essere completata al più presto per salvaguardare i diritti degli assegnatari.

La cosa non è stata priva di conseguenze: a destra la Lega ha abbandonato la maggioranza, AN ha perso i 4/ 5 dei propri consiglieri, che sono stati in pratica espulsi dal partito, la variopinta lista di Forza Segrate è scomparsa insieme al proprio leader, che è assente dall’Italia da oltre un anno.

A sinistra un consigliere eletto nei DS e un consigliere eletto nella Margherita non sono confluiti nel gruppo del PD. mentre i Consiglieri, purtroppo privi del loro fondatore, di Aria Nuova navigano a vista alla ricerca di un porto elettorale sicuro.

Fatte queste doverose ricostruzioni dei fatti, la situazione appare adesso la seguente:

Ci sono due schieramenti, con due modi diversi di intendere la politica, che si fronteggiano: da una parte lo schieramento di coloro che io chiamo i “tifosi della politica” e che come tifosi rifiutano qualsiasi intesa con gli odiati nemici dell’Inter (pardon delle forze avverse), come se a Segrate si dovessero decidere i destini dell’Italia e perché no? Del mondo. Per queste persone, spesso impegnate in politica, il bene sta dalla propria parte; il male dalla parte degli altri. Le mosse poi debbono essere sempre impostate “contro” gli avversari trovando ogni tipo di scusa e motivazione per alimentare il proprio credo e la propria impostazione.

In sintesi il proprio schieramento ha sempre ragione e lo schieramento opposto sempre torto.

Dall’altra lo schieramento composto da coloro che pur, non abbandonando le proprie impostazioni, ritengono che i problemi vadano analizzati nel merito e sono disposti ad essere d’accordo con l’altra parte qualora la maggioranza modifichi i propri provvedimenti in modo da accogliere parte delle istanza della minoranza per giungere ad un risultato finale il più condiviso possibile.

Posizioni che con il tramonto delle ideologie e la modifica del corpo sociale si traducono fra Destra e Sinistra in differenti impostazioni, che grosso modo significano, che la Sinistra è più sensibile ai problemi dei meno abbienti e delle persone in difficoltà, tiene in maggior conto il valore del bene pubblico e di comunità ed è meno sensibile agli interessi speculativi.

Interessanti sono al proposito le posizioni riguardo al Centro Commerciale dove il PD è su una posizione possibilista di approfondimento e di analisi per quanto riguarda:

  • Il miglioramento che la nuova viabilità porterebbe alla città con il declassamento della Cassanese.
  • I circa 3000 nuovi posti di lavoro,
  • Il recupero di un’area degradata e dimessa (Ex dogana)
  • I vantaggi per i consumatori ecc

Mentre un fronte ampio che comprende la Lega, l’altra Sinistra, alcuni consiglieri sparsi ed alcuni commercianti che temono la concorrenza sono decisamente contrari. In questo caso qual è la posizione di una sinistra moderna?

Temi come la politica nazionale e mondiale, il rapporto con Berlusconi e con quello che rappresenta, che nel nostro Paese marcano una profonda diversità tra Destra e Sinistra, non sono invece di competenza della politica locale. Basti pensare alle differenze sulla scuola, sull’economia e sul sostegno alle famiglie.
In altre parole gli ambiti sono diversi ed anche gli schieramenti possono localmente variare.

Questo per affermare che esistono delle possibili ed auspicabili convergenze sulla politica locale specialmente sui grandi temi della città quali la viabilità, le opere pubbliche, l’ambiente, la sicurezza, la casa ecc.

Avendo Alessandrini dimostrato una certa sensibilità verso i programmi e le impostazioni portati avanti dai riformisti segratesi ed in primis dal PD ritengo, e non sono il solo, che sia possibile una collaborazione con lui specialmente se sono ottenuti dei risultati concreti in termini di vantaggio per la città e se dimostrerà una certa autonomia rispetto ai diktat della PDL.

In nome degli interessi della città, il PD ha rinunciato a posizioni di potere e di lustro personale (come gli assessorati), mentre ha sponsorizzato la scelta di un assessore tecnico e competente per il problema dell’ambiente (che in poco tempo ha già ottenuto importanti risultati) ed ha fornito il proprio appoggio per quelle delibere che ha giudicato rispondenti alla propria impostazione di programma.

La Destra, o meglio alcune forze di destra, spinte da logiche esterne a Segrate non hanno gradito la nostra opposizione costruttiva e gridando allo scandalo e all’inciucio hanno preferito far leva su una politica di schieramento in modo perfettamente speculare alla politica dei Verdi e di Rifondazione in CC.
I tifosi della destra contro i tifosi della sinistra uniti nell’impedire qualsiasi analisi e soluzione condivisa.

Sinceramente non so cosa possa succedere nei prossimi mesi non so se il sindaco di Forza Italia dovrà dare le dimissioni, spinto in questo dal suo stesso partito, per andare ad elezioni anticipate e, se questo fosse il caso, non so se verrà o meno ripresentato dai suoi.

Quello che ritengo sicuro è che il PD continuerà a lavorare per l’affermazione dei propri punti programmatici e per una politica “nuova” senza farsi fuorviare. Che un’alleanza con quelle forze della sinistra che, in 20 anni di presenza in Consiglio Comunale, non sono mai riuscite né a vincere le elezioni, né a portare avanti un qualsiasi risultato per la città appare alquanto improbabile. Che nessuno poi può autonominarsi interprete della “gente “ perché la “gente” si esprime attraverso il voto, dando spesso cocenti delusioni a coloro che presuntuosamente si definiscono sua portavoce, sognando Lenin che parla alla sua gente e che, talvolta, fanno sorgere il dubbio che siano mossi da interessi personali intesi nel senso lato del termine.

Eduardo Leto

14 novembre 2008

A difesa della scuola pubblica

Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950.


Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime... Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"
Piero Calamandrei

10 novembre 2008

La Costituzione a 60 anni dalla sua nascita



Sabato 22 novembre 2008

A.N.P.I.
sez. di Segrate

a commemorazione del 60° della Costituzione



"Custodi della Costituzione a 60 anni dalla sua entrata in vigore"

conferenza

di

Paolo Sabbioni

Professore di Diritto Pubblico All’Università Cattolica di Milano
e Sindaco di Melzo


presso lo spazio sociale della
Cooperativa Edificatrice Segratese
via Grandi 28, Segrate


Ore 16

al temine ai partecipanti sarà offerto un rinfresco

Il Presidente Enrico De Nicola firma la Costituzione Italiana

Prosegue l'azione del PD sulla Boffalora


I consiglieri comunali del PD e Segrate Democratica blog continuano la loro lotta per salvaguardare i diritti degli assegnatari degli appartamenti in edilizia convenzionata della convenzione Santa Monica (ex Boffalora). Oggi, 06 novembre, abbiamo protocollato in comune altre due mozioni a difesa degli interessi dei cittadini segratesi. La prima mozione riguarda il calcolo della "Rivalutazione del prezzo di prima cessione per l'edilizia convenzionata".
La seconda mozione riguarda la "Definizione del contratto per l’impianto di riscaldamento previsto nella convenzione urbanistica relativa alla realizzazione del quartiere Boffalora, oggi Santa Monica".
Alleghiamo le due mozioni scusandoci per il politichese con il quale sono state redatte, ma naturalmente le mozioni sono indirizzate al Consiglio Comunale.

Rodolfo Di Nardo

Mozione Rivalutazione Istat
SEGRATE 06/11/08

Al Presidente del Consiglio Comunale di Segrate
Ing. Saverio Candito

Visto il T.U.E.L., lo Statuto Comunale di Segrate e l’art. 47 del Regolamento Comunale vigente, si presenta la seguente MOZIONE
da iscriversi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale dedicato alle mozioni.

Oggetto: rivalutazione del prezzo di prima cessione per l’edilizia convenzionata

PREMESSO CHE
Nei regolamenti comunali del comune di Segrate per l’edilizia convenzionata, non vengono definiti precisi criteri di calcolo per definire gli aumenti periodici del prezzo di prima cessione.
Esistono criteri di calcolo e metodologie già consolidate dalla prassi di altre convenzioni (vedi ad esempio lo schema di convenzione per l’edilizia residenziale convenzionata del comune di Monza) per definire gli aumenti periodici del prezzo di prima cessione.
Il C.I.M.E.P. con deliberazione n.50 del 30.03.2005 e successiva n.9 del 4.02.08 definisce il meccanismo per il calcolo degli aumenti periodici del prezzo di prima cessione.

CONSIDERATO CHE
L’amministrazione del Comune di Segrate ha attuato da alcuni anni una politica di creazione di opportunità per cittadini con caratteristiche regolamentate di acquistare a prezzi agevolati appartamenti in relazione a Programmi Integrati di Intervento o comunque a Piani di nuove fabbricazioni.
È dovere dell’amministrazione comunale salvaguardare il più possibile gli interessi e i diritti di chi aderisce o ha già aderito all’assegnazione degli appartamenti in edilizia convenzionata.

Tutto ciò premesso e considerato

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

A definire il calcolo dell’aumento periodico del prezzo di prima cessione definito per ogni convenzione stipulata tra il comune e l’operatore secondo il seguente criterio:
Si prenda l’85% del Costo di Costruzione Convenzionale e lo si aggiorni in base alle variazioni dell’indice ISTAT del costo di costruzione per un fabbricato residenziale per i mesi intercorrenti dalla data della stipula della convenzione al mese antecedente l’inizio dei lavori, fatto salvo l’art.18 del DPR n. 380 del 6.6.2001 per quanto riguarda la periodicità.
Nessuna variazione del prezzo convenzionale può essere applicata per il periodo successivo all’inizio dei lavori di costruzione.

Mozione Impianti Riscaldamento
SEGRATE 06/11/08

Al Presidente del Consiglio Comunale di Segrate
Ing. Saverio Candito

Visto il T.U.E.L., lo Statuto Comunale di Segrate e l’art. 47 del Regolamento Comunale vigente, si presenta la seguente
MOZIONE
da iscriversi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale dedicato alle mozioni.

Oggetto: definizione del contratto per l’impianto di riscaldamento previsto nella convenzione urbanistica relativa alla realizzazione del quartiere Boffalora, oggi Santa Monica

PREMESSO CHE
- la convenzione urbanistica in oggetto è stata stipulata il 25 luglio 2005;
- che in data 27 ottobre 2008 è stata approvata dal Consiglio Comunale di Segrate una mozione che invita, tra l’altro, l’Amministrazione Comunale di Segrate a “salvaguardare in ogni caso gli interessi e i diritti di chi ha già aderito all’assegnazione degli appartamenti in edilizia convenzionata”;

CONSIDERATO CHE
- Alla data odierna non è ancora stato stabilito come verrà realizzato l’impianto di riscaldamento relativo al lotto 1 il cui completamento è previsto per il 2009.
- È necessario che l’operatore, relativamente all’impianto di riscaldamento previsto in convenzione, informi tempestivamente il comune e gli assegnatari sulle modalità di realizzazione dell’impianto e sui soggetti che realizzeranno e gestiranno l’impianto stesso.

Tutto ciò premesso e considerato

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
A chiedere all’operatore di definire la modalità di realizzazione dell’impianto di riscaldamento per il lotto 1 in costruzione al quartiere in oggetto, di definire il contratto di gestione dell’impianto stesso, di definire i tempi di realizzazione, il tutto senza aggravio di costi diretti o indiretti per gli assegnatari degli appartamenti in edilizia convenzionata del quartiere in oggetto

9 novembre 2008

Sotto il grembiule niente





SOTTO IL GREMBIULE NIENTE

VIA AUTORITARIA E DECRETI LEGGE
NON FANNO BENE ALLA SCUOLA E AL PAESE



Per saperne di più sulla legge Gelmini

partecipa

Venerdì 14 Novembre ore 21.00
presso la Cascina Commenda di Rovagnasco all’incontro:


Viaggio intorno alla legge sul “maestro unico e dintorni”.


Interverranno:


Alfia Nicotra: sindacato scuola
Aldo Acquati: preside della scuola media “Calvino” (Milano)
Luciano Guardigli: docente di scienza delle comunicazioni Università Cattolica di Milano

Introduce: Pietro Cattorini

L’ incontro sulla Scuola è organizzato da:






5 novembre 2008

Il discorso inaugurale di Barack Obama

Il primo discorso del nuovo presidente, Barack Obama

La traduzione del discorso inaugurale di Obama è di Anna Russelli.
Buonasera Chicago!
Se c’è ancora qualcuno là fuori che dubita del fatto che l’America sia il posto dove tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri Padri sia vivo oggi, che ancora si interroga sul potere della nostra democrazia, stasera ecco la risposta. E’ la risposta che hanno dato le file davanti le scuole e le chiese, mai così lunghe nella storia di questo paese, fatte da gente che ha atteso tre ore, quattro ore, molti per la prima volta nella loro vita, perché credevano che questa volta poteva essere diverso, e che la loro voce poteva essere quella differenza. E’ la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi americani, gay, etero, disabili e non disabili. Americani, che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu. Noi siamo, e sempre saremo, gli Stati Uniti d’America.
E’ la risposta che ha guidato tutti coloro ai quali per lungo tempo e da molti è stato detto: siate scettici, abbiate dubbio e paura, riguardo a quello potrà succedere! ...e li ha guidati a mettere le proprie mani sul cammino della storia per dirigerlo ancora una volta verso la speranza di un giorno migliore.
C’è voluto molto tempo, ma stasera, grazie a quello che abbiamo fatto in questa giornata, in questa elezione, in questo specifico momento, oggi il cambiamento è in America.
Poco prima, in serata, ho ricevuto una chiamata di straordinaria cortesia dal Senatore Mc. Cain.
Il Sen. Mc Cain si è battuto a lungo e con tenacia in questa campagna. E ha combattuto ancora più a lungo e con tenacia per il Paese che ama. Ha sostenuto per l’America sacrifici che molti di noi non potrebbero nemmeno immaginare. Siamo grati per il servizio reso all’America da questo leader audace e coraggioso.
Mi congratulo con lui. Mi congratulo con il Governatore Palin per ciò che sono riusciti a realizzare. E sono impaziente di lavorare con loro per rinnovare la promessa di questo Paese, nei mesi che verranno.
Voglio ringraziare il mio compagno di viaggio, un uomo che ha fatto una campagna elettorale di cuore, che ha parlato in nome degli uomini e delle donne coi quali è cresciuto per le strade di Scranton e coi quali torna in treno a casa, in Delaware: il vice presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden.
E non sarei qui stanotte se non fosse stato per il sostegno incessante del migliore amico dei miei ultimi 16 anni, pilastro della nostra famiglia, amore della mia vita, la First Lady Michelle Obama.
Sasha e Malia: vi amo più di ciò che possiate immaginare; vi siete meritate il nuovo cucciolo che verrà con noi alla Casa Bianca.
E anche se non è più con noi, io so che mia nonna ci sta guardando, come ci guarda la famiglia grazie alla quale io sono ciò che sono. Mi mancano, stasera, e so che il debito che ho nei loro confronti è incommensurabile!
A mia sorella Maya, a mia sorella Alma, a tutti i miei fratelli e le mie sorelle: grazie per il sostegno che mi avete dato. Vi sono grato.
Al responsabile del mio staff elettorale, David Plouffe, taciuto eroe di questa campagna, che ha realizzato la migliore, la migliore campagna politica, penso, della storia degli Stati Uniti d’America!
Al mio capo stratega, David Axelrod che è stato mio partner in ogni passo del cammino percorso.
Alla migliore squadra elettorale mai messa assieme nella storia politica: a voi tutto ciò è dovuto, e vi sarò per sempre grato per quello che avete sacrificato per realizzarlo.
Ma al di sopra di tutto, non dimenticherò mai coloro ai quali realmente appartiene questa vittoria. Appartiene a voi! Appartiene a voi!
Non sono mai stato un candidato favorito per questa carica. Non abbiamo mai avuto né molto denaro né molto consenso. La nostra campagna non è stata ordita nelle stanze di Washington. È cominciata nei cortili di Des Moines, nei soggiorni di Concord, sotto i portici di Charleston. E’ stata fatta da uomini e donne che hanno dato quel poco che avevano da dare: 5 o 10 o 20 dollari per la causa.
Ha tratto la propria forza da quei giovani che hanno respinto il mito di una generazione apatica e hanno lasciato le proprie case e le proprie famiglie per lavori che offrivano pochi soldi e ancor meno riposo. Ha preso la propria energia da quei meno giovani che hanno sfidato il freddo gelido e il caldo bruciante per bussare alle porte di perfetti sconosciuti, e dai milioni di americani che hanno prestato la propria opera volontaria e lavorato e provato che, più di due secoli dopo, il governo delle persone, dalle persone e per le persone non è stato inghiottito dalla Terra.
Questa è la vostra vittoria!
E io so che non avete fatto tutto ciò che avete fatto per vincere un’elezione. E so che non l’avete fatto per me.
Lo avete fatto perché capite l’enormità del compito che abbiamo davanti. Perché anche se stanotte stiamo festeggiando, sappiamo bene che le sfide che ci attendono domani saranno le più importanti della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria del secolo.
Anche se stanotte siamo qui, sappiamo che ci sono dei coraggiosi americani che si stanno svegliando nei deserti dell’Iraq e nelle montagne dell’Afghanistan per rischiare le proprie vite per noi.
Che ci sono madri e padri che resteranno svegli dopo che i loro bambini si saranno addormentati e si chiederanno come faranno con l’ipoteca o a pagare il conto del medico o a risparmiare abbastanza per l’università dei loro figli.
Ci sono nuove energie da imbrigliare, nuovi posti di lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da fronteggiare, alleanze da ricostruire.
La strada che abbiamo davanti è lunga. La salita è ripida. Potremmo non arrivarci in un anno e nemmeno in un mandato. Ma, America, non ho mai auto tanta speranza quanta ne ho stasera sul fatto che ci arriveremo! Io vi prometto che noi ci arriveremo!
Ci saranno ostacoli e false partenze. Molti non concorderanno con tutto ciò che deciderò o con le mie politiche da Presidente. E sappiamo che il governo non può risolvere ogni problema.
Ma sarò sempre onesto con voi riguardo alle sfide che dovremo affrontare. Vi ascolterò, soprattutto quando non sarete d’accordo. E, sopra ogni cosa, vi chiederò di partecipare alla ricostruzione di questa nazione, nell’unico modo in cui l’America è stata fatta per 221 anni - - edificio per edificio, mattone per mattone, mano callosa per mano callosa.
Ciò che è cominciato 21 mesi fa nel cuore dell’inverno non può terminare in questa notte d’autunno.
Questa vittoria da sola non è il cambiamento che vogliamo. E’ solo l’opportunità di realizzare quel cambiamento. E ciò non può accadere se ritorniamo indietro al modo in cui le cose erano.
Non può accadere senza di voi, senza un nuovo spirito di servizio, un nuovo spirito di sacrificio.
Dunque facciamo appello ad un nuovo spirito di patriottismo e di responsabilità, per cui ognuno di noi si rimbocchi le maniche e lavori duramente e si prenda cura non solo di sé stesso ma anche degli altri.
Ricordiamoci che se la crisi finanziaria ci ha insegnato qualcosa è che non possiamo avere un Wall Street ricco e un "Main Street" (n.d.t inteso nel senso del popolo, della gente comune) in sofferenza.
In questo paese, nasciamo e moriamo come Una Nazione, Un Popolo. Non cediamo alla tentazione di ricadere nella faziosità, nella chiusura mentale e nell’immaturità che ha avvelenato la nostra politica così a lungo.
Ricordiamoci che è stato un uomo originario di questo stato a portare per primo lo stendardo del Partito Repubblicano alla Casa Bianca, un partito fondato sui valori dell’autostima, della libertà individuale e dell’unità nazionale.
Quei valori sono valori che tutti noi condividiamo. E mentre il Partito Democratico vince un’importante elezione stanotte, noi lo facciamo con una dose di umiltà e determinazione a sanare le divisioni che hanno ostacolato il nostro progresso.
Come disse Lincoln di fronte ad una nazione ben più lacerata della nostra, noi non siamo nemici ma amici. Anche se le nostre passioni possono averci infiammato, non devono rompersi i nostri legami di affetto.
E per quegli americani il cui sostegno non ho ancora guadagnato: posso non aver vinto il vostro voto stanotte, ma sento le vostre voci, ho bisogno del vostro aiuto. E sarò anche il vostro Presidente.
E per tutti coloro che stanotte ci guardano al di là delle nostre sponde, da palazzi e parlamenti, per coloro radunati attorno alle radio negli angoli dimenticati del mondo: le nostre storie sono differenti, ma il nostro destino è comune, ed una nuova alba per una leadership americana è a portata di mano.
Per quelli che – per quelli che vorrebbero distruggere il mondo: Noi vi sconfiggeremo! Per coloro che cercano pace e sicurezza: Noi vi sosterremo! E per tutti coloro che si sono chiesti se il Faro Americano risplenda ancora luminoso: questa notte abbiamo dimostrato ancora una volta che la vera forza della nostra Nazione viene non dal potere delle nostre armi o dalla misura della nostra ricchezza, ma dalla forza perenne dei nostri ideali: democrazia, libertà, opportunità e speranza inflessibile.
Questo è il vero ingegno americano: l’America può cambiare! O l’unione può migliorare. Quello che abbiamo già realizzato ci dà speranza riguardo a ciò che possiamo e dobbiamo realizzare domani.
In questa elezione ci sono state molte prime volte e molte storie che verranno raccontate per generazioni. Ma ce n’è una a cui penso stasera e riguarda una donna che ha votato ad Atlanta; lei è molto simile a milioni di altri che sono rimasti in piedi, in fila, per fare ascoltare la propria voce in queste elezioni, tranne che per una cosa: Ann Nixon Cooper ha 106 anni. E’ nata giusto una generazione dopo la schiavitù; in un tempo in cui non vi erano macchine nelle strade né aerei nei cieli; quando quelli come lei non potevano votare per due ragioni – in quanto donne e per il colore della propria pelle.
E stasera, io penso a tutto quello che lei ha visto in America nel suo secolo - - il dolore e la speranza, la fatica e il progresso; le volte in cui ci hanno detto che non potevamo farcela, e la gente che è andata avanti nella direzione di quel Credo Americano: SI PUO’FARE!
In un tempo in cui le voci delle donne erano messe a tacere e le loro speranze esanimi, lei ha vissuto fino a vederle alzarsi in piedi, parlare a voce alta e arrivare al voto. SI PUÒ FARE!
Quando non c’era che disperazione per il Dust Bowl e depressione in tutto il Paese, lei ha visto una Nazione conquistare la paura stessa con un New Deal (n.d.t. la Nuova Frontiera di Roosevelt), dei nuovi posti di lavoro, un nuovo senso del bene comune. SI PUO’ FARE!
Quando le bombe cadevano sul nostro porto (n.d.t. Pearl Harbour) e la tirannia minacciava il mondo, lei era lì a testimoniare l’ascesa di una generazione verso la gloria e la salvezza della democrazia. SI PUO’ FARE!
Era lì per gli autobus a Montgomery, gli idranti di Birmingham, il ponte di Selma e un pastore di Atlanta (n.d.t. Martin Luther King) che diceva ad un popolo: “We Shall Overcome”. SI PUO’ FARE! (n.d.t. da Montgomery partì l’importante azione di boicottaggio degli autobus “razziali”, a Birmingham furono utilizzati dalle forze dell’ordine degli idranti per colpire gli studenti che protestavano contro il razzismo, dal Ponte di Selma partirono importanti marce di protesta per i diritti civili dei neri, negli anni 50, 60; We shall overcome ..“Noi trionferemo!”, citazione della canzone inno della protesta per i diritti civili).
Un uomo è atterrato sulla luna, un muro è crollato a Berlino, un mondo è entrato in rete grazie alla nostra scienza e alla nostra fantasia.
E quest’anno, in queste elezioni, Ann ha toccato uno schermo con le sue dita e ha votato, perché dopo 106 anni in America, dopo aver attraversato i tempi migliori e le ore più buie, lei sa come l’America può cambiare.
SI PUO’ FARE!
America, siamo arrivati così lontano. Abbiamo visto così tanto. Ma c’è tanto ancora da fare. Perciò stanotte, chiediamoci: se i nostri figli vivranno per tutto il prossimo secolo, se le mie figlie dovessero essere così fortunate da vivere a lungo come Ann Nixon Cooper, quale cambiamento vedranno? Quale progresso avremo realizzato?
Questa è la nostra occasione per rispondere a quella chiamata. Questo è il nostro momento.
Questo è il nostro tempo, il tempo di riportare la nostra gente a lavoro e di riaprire le porte delle opportunità per i nostri figli; di ricostruire la prosperità e di sostenere la pace; di riaffermare il Sogno Americano e di rinnovare la fondamentale verità: “da molti, uno” (n.d.t. motto nazionale degli USA, “out of many, we are one”, lat. “e pluribus unum”) che nel nostro respiro c’è la nostra Speranza; e che laddove incontreremo il cinismo, il dubbio, e coloro che ci diranno che non possiamo farcela, noi risponderemo con quel Credo senza tempo che riassume lo spirito di un popolo: Yes, we can (si può fare).
Grazie. Dio vi benedica, e benedica gli Stati Uniti d’America.
(la presente traduzione può essere utilizzata liberamente, purchè citiate la fonte - grazie ad Antonio Casorelli per la collaborazione : )

4 novembre 2008

Mc Cain, le congratulazioni ad Obama


Ed ora, dopo la trionfale vittoria elettorale di Barack Obama, ricordiamoci di Mc Cain, della dignità di come ha portato avanti le sue idee, anche se non erano le nostre. Ricordiamo cosa ha detto di Lui, Barack Obama, nel suo discorso iniziale:

"Poco fa stasera ha ricevuto una bellissima telefonata dal senatore McCain. Il senatore McCain ha combattuto lungamente e duramente in questa campagna e ha combattuto anche più lungamente e duramente per il paese che ama. Ha sopportato sacrifici per l'America che la maggioranza di noi neanche possono immaginare. Siamo tutti migliori per i servigi resi da questo coraggioso, altruista leader. Mi congratulo con lui e mi congratulo col governatore Palin per quello che sono riusciti a fare. E aspetto con ansia di lavorare con loro per rinnovare la promessa della nazione nei mesi a venire".

Senatore Mc Cain, noi tutti di Segrate Democratica Blog desideriamo trasmetterti i nostri migliori auguri e ringraziarti per la splendida lezione di democrazia stile "Old America" che, assieme ad Obama, ci avete concesso.
Coraggio vecchio John, grazie anche a te, ha vinto la Democrazia.

Rodolfo Di Nardo

Ridateci la Potemkin

“ … è tornata l’ora, ammesso che fosse mai tramontata, di rivedere la corazzata potemkin, perché una boiata pazzesca, ormai è sancito dalla storia, è definizione che pertiene ai sabato sera televisivi, e non all’intelligenza di chi non ci sta e non ci starà mai … Michele Serra

La Cooperativa Edificatrice Segratese, fa proprio il grido di dolore di Michele Serra e rilancia il cinema d'autore offrendo cinque serate alternando il cinema russo a quello giapponese, italiano ed americano. Il prossimo spettacolo, Ottobre - Urss 1928, un film di Sergej M. Ejzenstejn con Boris Livanov, Nikandrov, si terrà venerdì 07 novembre.

La trama è la seguente:

San Pietroburgo 1917. In seguito alla rivolta di febbraio giunge al potere Kerenskij. Capeggiati da Lenin, tornato dall'esilio, i bolscevichi prevalgono sui menscevichi nel congresso dei Soviet e organizzano l'insurrezione dell'ottobre: assaltano e occupano il Palazzo d'Inverno. Uno dei 4 film allestiti in URSS per la celebrazione del 1° decennale della rivoluzione. Gli altri 3 furono pronti per le celebrazioni, quello di Ejzenštejn fu proiettato nel marzo 1928 dopo abbondanti tagli sia per l'eccessiva lunghezza (quasi 3 ore divise in 2 parti) sia per eliminare le scene con Trotskij, in quei mesi caduto in disgrazia. Film sconcertante e quasi esoterico, geniale e squilibrato, frammentario e potente, ricco di suggestioni e invenzioni, Oktiabr' è una pietra miliare del cinema sperimentale, l'opera di un socialista libertario senza dubbi che non permise nemmeno a Lenin di assumere la parte del protagonista, e di un artista che reagisce con l'esasperazione delle forme al disagio di fronte a un'occasione celebrativa e a un tema dai passaggi obbligati. Girato con soldati dell'armata e della flotta rossa, operai e cittadini di Leningrado.

Seguiranno i seguenti film:
21–11 Rashomon - Japan 1950
05-12 Bellissima – Italia 1951
19-12 L’ultima follia di Mel Brooks – Usa 1976

Molto spesso ci capita di valutare una persona, un film, in base ad una prima impressione e quella prima impressione gli rimane attaccata per tutta la vita. Questa è un occasione storica che raramente ci potrà ricapitare, ovvero la possibilità di una "seconda" prima impressione di Ottobre Urss-1928.
Una terza volta è praticamente impossibile, salvo essere masochisti.

Segrate Democratica blog
Rodolfo Di Nardo

cooperativa edificatrice segratese - spazio soci – via grandi 28 – segrate
h. 2115 presentazione
h. 2130 inizio programmazione

attività sociale 2008

2 novembre 2008

Forza OBAMA !


Mancano ormai pochi giorni alle elezioni in USA e il nostro tifo va per Obama perché:

Porta avanti i valori popolari che noi rappresentiamo.

Per quello che riguarda l’economia è più interessato all’assistenza medica e ai problemi per le classi medie e medio basse che non ai profitti della parte più ricca della popolazione.

Rappresenta una discontinuità con la politica dell’amministrazione Bush che in otto anni ha provocato guerre e recessione.

Rappresenta il superamento della questione razziale in modo definitivo.

E’ a favore di un capitalismo più regolato.

L’elezione a presidente americano di Obama influenzerà anche la politica nazionale. Italiana ed il nostro modo di pensare riformista avrà sempre più consenso.

Berlusconi , se Obama vincerà con un buon margine, dirà di avere le sue stesse idee ma noi siamo abituati a questo modo di fare politica per cui :

- Forza Obama !



Segrate Democratica blog

Eduardo Leto