Che bella idea! 800.000 metri quadrati di terreno agricolo alle porte di Milano, proprio accanto al quartiere di Milano-2, voluto da Berlusconi circa trenta anni fa, e citato nelle riviste di architettura come un esempio di residenzialita’ immersa nel verde. La bella idea prevede di mutare la destinazione d’uso di questa porzione di territorio da agricolo in residenziale, e di collocarvi quaranta fabbricati e un campo da golf con otto buche.
A questa bruttezza gli abitanti di Milano-2 si sono ribellati, ed a loro e’ stato proposto un progetto ridotto: la meta’ delle costruzioni (tutte al confine con Rovagnasco), ancora il campo da golf. Senza capire che il brutto anatroccolo rimane brutto, perche’ cio’ che non va in lui e’ proprio quella caricatura della naturalita’ che e’ il campo da golf, con le enormi quantita’ di fitofarmaci che richiede, e con la sua immagine di natura fasulla. Tanto varrebbe farlo di plastica, e proteggerlo dalla pioggia con un bel tendone, su cui dipingere paesaggi esotici.
E quello che non va nel brutto anatroccolo e’ la voglia di cancellare la natura vera, quella natura che ha fatto Milano-2 cosi’ bella, per metterci una finzione di natura. Certo, il gioco del golf, come molti altri sport, se praticato per diletto fa bene, al cuore ed all’anima, ma l’est milanese non e’ certo sprovvisto di campi da golf. Avere un campo da golf sotto casa non e’ molto diverso che avere sotto casa un’autostrada, una discarica, un termovalorizzatore.
Con una differenza pero’: autostrada, discarica, termovalorizzatore possono essere necessari alla collettivita, il campo da golf no. E allora, bocciata questa proposta perche’ poco seria, che fare?
Il territorio del Comune di Segrate ha subito una grande trasformazione negli ultimi anni. Infatti, accanto alla questione irrisolta, ma non irrisolvibile, del nuovo quartiere Santa Monica, in cui e’ evidente in alcuni la voglia di cancellare gran parte della porzione destinata ad edilizia convenzionata (e quindi con prezzi, in teoria, abbordabili) in edilizia libera (e quindi con prezzi meno abbordabili), vi sono alcune realizzazioni positive. Il nuovo quartiere Centro Parco, ad esempio, con una porzione a verde non indifferente e con uno scenario naturalistico importante. Anche il Centro Polifunzionale e’ un progetto di qualita’, proprio perche’ collocato all’interno di una collinetta artificiale , e per il molto verde intorno.
In questo quadro, ripetere, trenta anni dopo, sulla porzione di terreno agricolo di cui si parlava, la stessa operazione di qualita’ che condusse trenta anni fa a Milano-2, sarebbe di grande valore. Si realizzerebbe l’idea che un Comune alle porte di una grande citta’ da’ maggior valore al suo territorio se vi preserva quote importanti di naturalita’ (quella vera, non quella fasulla di un campetto da golf). Strutturare quindi questa porzione del Comune come un bosco urbano, all’interno del quale sono immerse residenze e servizi in quantita’ tale da rispettare la naturalita’ del luogo e’ quindi un’idea forte, ben più forte del banale campetto da golf contornato da quaranta ( o trenta, o venti) costruzioni.
Inoltre, questa configurazione del territorio del Comune di Segrate permetterebbe di costituire una continuita’ con le grandi aree verdi del parco sud agricolo, di cui una piccola parte e’ nel territorio del Comune di Segrate, e di contribuire a costituire una rete ecologica, tanto di maggior valore perche’ collocata nelle immediate adiacenze di una grande citta’
E il mercato che ne direbbe? Ho l’impressione che la qualita’ nella gestione del territorio e’ qualita’ della vita, e’ apprezzata.
Coraggio allora, abbandoniamo la banalita’ e pensiamo in grande. Proponiamo questa idea nel costruendo Piano di Governo del Territorio.
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