15 dicembre 2008

E' partita la campagna elettorale di Penati

Domenica al teatro Strehler si è aperta la campagna elettorale, con la partecipazione insieme a Filippo Penati del segretario nazionale Veltroni e di quello metropolitano Casati . Molte cose sono state dette a sostegno di questa candidatura, ma ciò che ha detto Penati è quello che ci deve far più riflettere. Quanti di noi si sono accorti del lavoro che la Provincia - guidata dal centro sinistra – ha saputo fare? Che cosa ne sappiamo ?
In questo momento il centro destra fa da asso-pigliatutto, perché gli elettori del centro-sinistra non sono contenti di come il partito si muove a livello sia nazionale che locale; proprio in questo momento noi milanesi metropolitani dobbiamo fermarci a riflettere su quanto Penati ha fatto per noi rispetto all’altra parte politica e poi regolarci di conseguenza. Non solo votare Penati il 7 giugno dell’anno prossimo, ma lavorare tutti fin da ora per la sua rielezione.
Come ha detto Casati nella sua introduzione “Dobbiamo dar prova di un realismo che dia insieme la prospettiva della tenuta e quella della riscossa.....Siamo di fronte ad una nuova fase che non esclude il confronto, ma ribadisce la nostra autonomia,....Dobbiamo dare risposte a domande silenziose perché il cuore ambrosiano non urla i suoi problemi. “
Al momento di elencare le attività portate avanti nei suoi 4 anni di mandato, Penati ha ricordato quel momento di 4 anni fa quando partiva una campagna contro un centro-destra che sembrava invincibile, ed ha detto “A vincere furono il coraggio e la tenacia, la convinzione di interpretare lo spirito della popolazione. Coraggio, tenacia, convinzione e capacità di analisi non sono mai venute meno, abbiamo trasformato un ente che pareva inutile in qualcosa che ha funzionato ed ha funzionato bene, grazie a soluzioni condivise su temi complessi” Che cosa ha fatto la provincia guidata da Penati in questi anni?
  • il bando Cerchi un nido?, 4000 nuovi posti, 18 milioni di euro, raggiunto l’obiettivo europeo del 25% contro una media regionale del 17%.
  • giocato un ruolo di mediazione con le comunità interessate: vedi il caso della tangenziale Est-Est e della Pedemontana
  • creato il MetroBosco tutto attorno il sud est di Milano, con 3 milioni di nuovi alberi per la nostra qualità dell’aria e di vita.
  • fatto un piano dei rifiuti mirato all’autosufficienza, che non è realizzabile senza l’apporto ed i consigli dei cittadini sul territorio.
  • fatto un Piano-casa, per case a basso costo e in affitto; per dire no ad una Milano che impone nuove edificazioni. Non basta costruire, sono necessarie politiche per la casa, con una visione dell’abitare su scala metropolitana e non solo cittadina.
  • ma il gioiello è il piano di aiuti alle famiglie ed ai lavoratori: abbiamo stanziato 25 milioni di euro, rinunciando ad altre spese, perché famiglie e lavoratori sono prioritari.
  • creato un’ampia rete di agenzie per il lavoro in soli due anni
  • affiancato le associazioni dei consumatori nella lotta per il caro-vita
  • dato accesso al credito ai migranti ed una casa-famiglia alle mamme detenute ed ai loro bimbi.
  • confermato il sostegno della Provincia alla politica culturale del territorio.
  • per la scuola stanziato 260 milioni di euro in 4 anni, compreso il bando per gli impianti fotovoltaici nelle scuole; garantito edifici più sicuri.

Ha detto orgogliosamente Penati: “Abbiamo costruito tanto, ma questo deve essere il punto di partenza per ciò che è ancora da fare”
E perché chiedere nuovamente il voto ai milanesi metropolitani?
Perché “Adesso c’è bisogno di un nuovo welfare ambrosiano, per dare un aiuto ad un ceto medio sempre più in difficoltà" .
Dobbiamo fronteggiare le inquietudini, fronteggiare la rottura delle aspettative; noi siamo stati meglio dei nostri padri (i quali stavano già meglio dei loro), ma per i nostri figli non sarà più così, l’incertezza sta inghiottendo il loro futuro. Dobbiamo ridisegnare il nuovo sistema di welfare.”
E che cosa si propone di fare Penati? “Dobbiamo saper elaborare un progetto capace di rispondere ai bisogni dei cittadini, ripristinare un circuito posto fuori gioco dalla crisi. Dobbiamo ripensare all’azione pubblica nel suo complesso. E’ un LABORATORIO da aprire per un ricco ed inedito progetto di governo. Sarà la nostra tavola dei valori a guidare il progetto, compreso il rispetto delle differenze .......Il sistema delle protezioni sociali va ripensato e noi siamo in grado di farlo.” Ed ha concluso ” Questo è il nostro tempo, il tempo per mettersi al lavoro per i nostri figli – ha detto Obama; ed è così anche per noi. Anche le donne devono essere rappresentate, più discontinuità è necessaria. Dobbiamo sostenere un disegno che faccia grande Milano; a giugno si vota anche per metà dei comuni, dove ogni esperienza locale ha la propria particolare storia.
Coerenza, determinazione, passione : possiamo vincere, insieme.”
Il nostro segretario Veltroni ha dimostrato di appoggiare la ridandidatura di Penati, dicendola ancora più necessaria oggi:
“Il rinnovo di Penati è particolarmente necessario in ragione della drammatica situazione, che vede una gigantesca sottovalutazione da parte del governo e della destra. Siamo di fronte alla più drammatica crisi che questa generazione abbia conosciuto; per decine di migliaia di italiani è cominciato un inverno pesante, con cassa integrazione e crisi finanziaria.
Il governo è inadeguato a fronteggiare una crisi di questa proporzione. Ha sbagliato tutte le previsioni e le scelte che ne sono conseguite., non c’è un piano di intervento. Sono stati colpiti con durezza gli operai (3 settimane di cassa integrazione ed 1 di lavoro) ed i precari con precipitazione delle classi medie verso la povertà; soffrono le piccole e medie imprese, la produzione industriale sta crollando con un calo a due cifre.” Di fronte a questo quadro però non dobbiamo spaventarci, ma reagire, perché “l’Italia ha bisogno di una alternativa riformista e noi abbiamo bisogno di essere all’altezza di quello che l’Italia si aspetta da noi”.
Con una promessa in fondo: “Un partito non sta insieme per produrre la sua vita interna, ma il bene dei cittadini: no a correnti e correntine, adesso è il tempo di smettere e di occuparci della vita del paese.”

Santina Bosco

Nessun commento: