Vorrei far subito una precisazione. Quando parlo dello spirito Ambrosiano non mi riferisco al vin brulè che scorreva a Milano nella recente celebrazione del nostro patrono Sant' Ambroeus. Intendo quello spirito laborioso che unisce scienza e tecnica, pragmatismo e ricerca; intendo quel misto unico d'impegno civile e religioso. Perché lo spirito milanese è così: "Spiritualità e Concretezza, Religione e Laicità, Tradizione Cristiana illuminata e Atteggiamento Illuministico". Lo spirito Ambrosiano, mal interpretato dagli amici leghisti e da una certa Destra, sta velocemente cambiando trasformandosi in un pensiero ottuso ed egoista. Questa chiusura al nuovo e la perdita del senso d'accoglienza non è mai stato propria della nostra città. Il pericolo che corriamo con il diffondersi di questa chiusura è anche il rischio di un'involuzione economica e culturale che ci allontanerà dal modello di vita europeo che abbiamo contribuito a creare.
Milano e la Lombardia, sempre all'avanguardia per la modernità del nostro sentirsi europei, non possono permetterselo.
Allego il nuovo post inerente La carta dei Puaret e il mio pensiero sulla perdita d'identità Ambrosiana da parte della Lega Nord milanese.
Buona lettura
Rodolfo Di Nardo
La Carta dei Puaret
"Da quando i Leghisti padani frequentano Roma e dintorni hanno smesso di parlare nella loro lingua natia e, pur di non parlare romano, preferiscono parlare Inglese. Così il leghista Maroni è stato il primo ministro del Welfare (Un tempo si chiamava Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale) e, in quest’anno di crisi il governo PDL-Lega ha inventato la Social Card. Per noi Ambrosiani, più sinceri e schietti, rimane la “Carta dei Puaret” Forse Donna Pressede, di manzoniana memoria sarebbe stata entusiasta di questa moderna iniziativa, ma il nostro essere Ambrosiano ci rende perplessi. L’aiuto alle fasce deboli diventa in tal modo una benevole compassione e non il frutto di un’azione politica con le relative misure sociali. La Milano con il cuore in mano aiutava in silenzio le persone più deboli e avrebbe trovato altri modi e forme di solidarietà pubblica.
Anche la “Social Security”, così agitata e strumentalizzata dai leghisti, è vista in un’ottica completamente diversa rispetto all'originario spirito Ambrosiano. Elementi oggettivi di preoccupazione esistono e richiedono misure ed interventi efficaci, ma le scorciatoie e le strumentalizzazioni leghiste, come le Ronde Padane, conducono al razzismo e alla xenofobia e, per esperienze passate ma non lontane, ben sappiamo dove portano queste tristi esperienze. Noi, forti delle sane e solide radici delle nostre genti con il territorio, siamo in grado di affrontare questi temi con criteri di maggior obbiettività, trasparenza e giustizia. Lo spirito Ambrosiano è più vicino al pensiero del cardinale Tettamanzi e riteniamo che il rispetto e l’amore verso il migrante siano il modo migliore per arrivare ad una vera sicurezza sociale".
Nel nostro modo di vivere quotidiano ricordiamoci sempre della massima di Eschilo “Solo se saranno rispettati i Templi ed i Dei dei vinti, i vincitori si salveranno”. (Agamennone)
Rodolfo Di Nardo
E visto che siamo a Natale, per ricordare quella “Milan cont el coeur in man” di cui forse solo in Duomo hanno mantenuto lo stampino, dedico a tutti gli amici ambrosiani ed agli ospiti che hanno fatto proprio e si ritrovano in questo spirito, una poesia di Ada Lauzi:
"Preghiera disperata” alla Madonnina del Duomo"
L’è ‘na preghiera fada in milanes
con umiltà, fervor, senza pretes:
te preghi madonnina, per on’ora
fa ritornà Milan ‘me l’era allora...
e, per quell’ora, famm vedè i navilli,
i bei tosann coi sòcch fin’ai cavilli,
i “Gigi” con la gnaccia e intorna i fioeu
e sentì anmò el cantà di barchiroeu,
el vosattà di dònn in sul Verzeee
quell del Vicolin di lavandee!
O Madonnina, famm ‘sta carità.
per on’oretta sola famm tornà
ne la Milan di brumm e di cavai
quand sòtta Tì giugavom num bagaj,
e Te parevet alta in Paradis
coi gulli intorna, bianch come benis,
famm rivedè ‘ncamò i spazzacamin
con tutta la carisna sul faccin......
el soo...l’è ‘na preghiera disperada...
d’on coeur che ne pò pù de sta bugada...
ma...quand de damm a trà Te avree decis...
famm sarà i oeucc...e derva el Paradis.
Ada Lauzi
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