17 novembre 2008

Contributo alla discussione sulla politica segratese

E’ fuori dubbio che la situazione politica locale sia alquanto complessa.

Cercherò di riassumerne gli aspetti.

Alle elezioni del 2005 l’attuale sindaco, alla testa di una coalizione omogenea di Centro Destra ha vinto le elezioni comunali senza nemmeno essere costretto al ballottaggio.

La sinistra dopo cinque anni d’opposizione unitaria si era divisa e presentava due diversi candidati: da una parte il verde Biagio Latino (per la seconda volta) e dall’altra Raffaello Pieri che aveva raccolto dietro alla lista “Aria Nuova “ cittadini di diverse tradizioni politiche sulla base di un programma condiviso con i DS/SDI, la Margherita e Rifondazione Comunista. Vinse Alessandrini anche perché i 1200 voti portati da Pieri non riuscirono a ribaltare la situazione e la somma dei voti di Aria Nuova + PD +SDI + Rifondazione Comunista + verdi + lista civica Segrate Viva e la presenza della lista Mussolini d’estrema destra non riuscì a costringere Alessandrini al ballottaggio. Per cui è errato dire come dice il compagno avvocato Mongili che la sinistra perse perché una parte di questa candidò Pieri.Mi sembra corretto invece affermare che la sinistra perse nonostante la presenza della lista Aria Nuova al suo interno. In politica contano i voti e le maggioranze e non le fumose battaglie identitarie.

I gruppi consiliari DS e Margherita (confluiti poi nel PD) valutarono allora, non senza contrasti al loro interno, che, visto la composizione del corpo elettorale segratese, un’opposizione di schieramento non avrebbe portato a nulla sia in termini politici sia in termini di vantaggi per la città e che anzi, in un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche era necessario incidere sul futuro della città, per evitare che il territorio fosse sperperato malamente, come già era successo sotto il sindaco Colle senza nessun piano complessivo e senza nessun vantaggio per la città.

Fu inaugurata allora la strategia di una politica nuova di opposizione costruttiva che poneva i contenuti al centro a prescindere dagli schieramenti. Fu allora firmato un accordo di programma che prevedeva fra l’altro:

  • Che le nuove costruzioni prevedessero una quota significativa di abitazioni a prezzo calmierato per le giovani coppie e le famiglie meno abbienti.
  • Che i nostri residui spazi verdi fossero attrezzati e resi fruibili, trovando una destinazione definitiva che li proteggesse da ulteriori edificazioni.
  • Che l’aeroporto di Linate dovesse sottostare a precisi limiti sia in termini di quantità di voli sia di rumore ed inquinamento prodotto.

    E successivamente per mezzo di mozioni fu proposto:
  • Che se il Centro Commerciale fosse stato costruito, la sua collocazione avrebbe dovuto essere all’interno dell’area dimessa ex dogana. E come contropartita avrebbe dovuto avere importanti interventi viabilistici (completamento viabilità speciale) e avrebbe dovuto tener conto di una serie di vincoli che sarebbe qui lungo enumerare. Questo problema sarà, poi, di attualità nei prossimi mesi e tutti avranno modo di approfondirlo
  • Che l’edilizia agevolata del quartiere Boffalora (Santa Monica) avrebbe dovuto essere completata al più presto per salvaguardare i diritti degli assegnatari.

La cosa non è stata priva di conseguenze: a destra la Lega ha abbandonato la maggioranza, AN ha perso i 4/ 5 dei propri consiglieri, che sono stati in pratica espulsi dal partito, la variopinta lista di Forza Segrate è scomparsa insieme al proprio leader, che è assente dall’Italia da oltre un anno.

A sinistra un consigliere eletto nei DS e un consigliere eletto nella Margherita non sono confluiti nel gruppo del PD. mentre i Consiglieri, purtroppo privi del loro fondatore, di Aria Nuova navigano a vista alla ricerca di un porto elettorale sicuro.

Fatte queste doverose ricostruzioni dei fatti, la situazione appare adesso la seguente:

Ci sono due schieramenti, con due modi diversi di intendere la politica, che si fronteggiano: da una parte lo schieramento di coloro che io chiamo i “tifosi della politica” e che come tifosi rifiutano qualsiasi intesa con gli odiati nemici dell’Inter (pardon delle forze avverse), come se a Segrate si dovessero decidere i destini dell’Italia e perché no? Del mondo. Per queste persone, spesso impegnate in politica, il bene sta dalla propria parte; il male dalla parte degli altri. Le mosse poi debbono essere sempre impostate “contro” gli avversari trovando ogni tipo di scusa e motivazione per alimentare il proprio credo e la propria impostazione.

In sintesi il proprio schieramento ha sempre ragione e lo schieramento opposto sempre torto.

Dall’altra lo schieramento composto da coloro che pur, non abbandonando le proprie impostazioni, ritengono che i problemi vadano analizzati nel merito e sono disposti ad essere d’accordo con l’altra parte qualora la maggioranza modifichi i propri provvedimenti in modo da accogliere parte delle istanza della minoranza per giungere ad un risultato finale il più condiviso possibile.

Posizioni che con il tramonto delle ideologie e la modifica del corpo sociale si traducono fra Destra e Sinistra in differenti impostazioni, che grosso modo significano, che la Sinistra è più sensibile ai problemi dei meno abbienti e delle persone in difficoltà, tiene in maggior conto il valore del bene pubblico e di comunità ed è meno sensibile agli interessi speculativi.

Interessanti sono al proposito le posizioni riguardo al Centro Commerciale dove il PD è su una posizione possibilista di approfondimento e di analisi per quanto riguarda:

  • Il miglioramento che la nuova viabilità porterebbe alla città con il declassamento della Cassanese.
  • I circa 3000 nuovi posti di lavoro,
  • Il recupero di un’area degradata e dimessa (Ex dogana)
  • I vantaggi per i consumatori ecc

Mentre un fronte ampio che comprende la Lega, l’altra Sinistra, alcuni consiglieri sparsi ed alcuni commercianti che temono la concorrenza sono decisamente contrari. In questo caso qual è la posizione di una sinistra moderna?

Temi come la politica nazionale e mondiale, il rapporto con Berlusconi e con quello che rappresenta, che nel nostro Paese marcano una profonda diversità tra Destra e Sinistra, non sono invece di competenza della politica locale. Basti pensare alle differenze sulla scuola, sull’economia e sul sostegno alle famiglie.
In altre parole gli ambiti sono diversi ed anche gli schieramenti possono localmente variare.

Questo per affermare che esistono delle possibili ed auspicabili convergenze sulla politica locale specialmente sui grandi temi della città quali la viabilità, le opere pubbliche, l’ambiente, la sicurezza, la casa ecc.

Avendo Alessandrini dimostrato una certa sensibilità verso i programmi e le impostazioni portati avanti dai riformisti segratesi ed in primis dal PD ritengo, e non sono il solo, che sia possibile una collaborazione con lui specialmente se sono ottenuti dei risultati concreti in termini di vantaggio per la città e se dimostrerà una certa autonomia rispetto ai diktat della PDL.

In nome degli interessi della città, il PD ha rinunciato a posizioni di potere e di lustro personale (come gli assessorati), mentre ha sponsorizzato la scelta di un assessore tecnico e competente per il problema dell’ambiente (che in poco tempo ha già ottenuto importanti risultati) ed ha fornito il proprio appoggio per quelle delibere che ha giudicato rispondenti alla propria impostazione di programma.

La Destra, o meglio alcune forze di destra, spinte da logiche esterne a Segrate non hanno gradito la nostra opposizione costruttiva e gridando allo scandalo e all’inciucio hanno preferito far leva su una politica di schieramento in modo perfettamente speculare alla politica dei Verdi e di Rifondazione in CC.
I tifosi della destra contro i tifosi della sinistra uniti nell’impedire qualsiasi analisi e soluzione condivisa.

Sinceramente non so cosa possa succedere nei prossimi mesi non so se il sindaco di Forza Italia dovrà dare le dimissioni, spinto in questo dal suo stesso partito, per andare ad elezioni anticipate e, se questo fosse il caso, non so se verrà o meno ripresentato dai suoi.

Quello che ritengo sicuro è che il PD continuerà a lavorare per l’affermazione dei propri punti programmatici e per una politica “nuova” senza farsi fuorviare. Che un’alleanza con quelle forze della sinistra che, in 20 anni di presenza in Consiglio Comunale, non sono mai riuscite né a vincere le elezioni, né a portare avanti un qualsiasi risultato per la città appare alquanto improbabile. Che nessuno poi può autonominarsi interprete della “gente “ perché la “gente” si esprime attraverso il voto, dando spesso cocenti delusioni a coloro che presuntuosamente si definiscono sua portavoce, sognando Lenin che parla alla sua gente e che, talvolta, fanno sorgere il dubbio che siano mossi da interessi personali intesi nel senso lato del termine.

Eduardo Leto

3 commenti:

Anonimo ha detto...

20 novembre 2008
Contributo (???) alla discussione sulla politica segratese

Dunque, Eduardo ci spiega, per l’ennesima volta, le scelte che il PD ha fatto negli ultimi mesi.
Ma noi, facinorosi, queste cose continuamo a non capirle, o a far finta, visto che senza dubbio siamo mossi da interessi personali, intesi nel senso lato del termine, e la malattia di protagonismo degli pseudo intellettuali di sinistra con la puzza sotto il naso è arcinota.
Cerchero’ di riassumerne gli aspetti
Finalmente il bravo Edoardo svela il perche’ del risultato elettorale del 2005 :
i voti dati alla destra di Alessandrini sono risultati di più di quelli dati alla destra di Pieri.
Il compagno avvocato Mongili (ma nel PD non ci si chiama amici?), sbaglia senz’altro l’analisi.
Non capisco pero’ perche’ Leto parta dal compagno avvocato Mongili per arrivare a Lenin.
Mongili è stato o è (fatti suoi) socialista, e Lenin è la principale causa della scissione comunista, dalla quale è nata un’altra storia. Questo un pivello della politica puo’ anche non saperlo, ma proprio Eduardo che è stato uno dei principali attori, con i compagni Penati e Del Turco, della famosa iniziativa di celebrazione del 110° anniversario del PSI , nata con l’intento di riunificare finalmente le varie componenti della sinistra partendo da Segrate, che allora evidentemente decideva i destini dell’Italia e perchè no ? del mondo, e spiegava agli sprovveduti come me che i motivi della scissione del ’21 erano superati, questi errori storico politici dovrebbe evitarli.
L’uomo che ci lega è Marx, quello che era fissato con il fatto che prima si fanno le merci per gli uomini e poi si fanno gli uomini per le merci, ma 150 anni fa a Treviri non c’erano i Centri Polifunzionali e la sua analisi ormai è roba vecchia.
Quindi, caro Eduardo, lascia riposare la mummia di Lenin a casa di Diliberto e l’anima falla vivere nei pensieri e nelle opere del compagno/amico Giulio Tremonti.
Noi tifosi di sinistra siamo fatti così , non si può cavare sangue da una rapa.
Figurati che per dispetto, non ho seguito nemmeno l’accorato invito dell’amico e/o compagno esperto di marketing e comunicazione Schieppati, quando ci ha esortato a votare Margherita Napolitano al reality show “La Segrate dei Famosi”.
Ti pare se votavo quella trockijsta, massimalista, parolaia, femminista dei miei stivali! Ho votato l’amico Benito Alberto Ruiu, tanto peggio tanto meglio.
Abbiamo nell’anima i versi di Shell Shapiro “ma per quello che ne so basterebbe dir di no!” e non c’è verso di farci dire non dico SI ma nemmeno NI!, siamo contro tutto e tutti altro che PER, abbiamo nel sangue il DIVISO.
Qualche dubbio però l’abbiamo avuto, ed è stato espresso dal grande Ricky Gianco “compagno si, compagno no, compagno un cazzo!” adesso arrivi tu con il compagno avvocato e non ci capisco più niente.
Però alla fine del tuo saggio, e anche leggendo l’articolo di Nando, la domanda mi sorge spontanea, vista la situazione …
CHE FARE?

Danilo Marabotti

Anonimo ha detto...

Commento al contributo di Leto.
Plaudo alla iniziativa di Di Nardo di pubblicare nel sito del Partito Democratico il contributo alla discussione di Leto e la relazione del capogruppo Cristofori, così tutti possono conoscere, apprezzare e commentare, se lo ritengono, quanto avviene all'interno del Partito Democratico di Segrate.
La pubblicazione nel sito del Partito Democratico (in rete) mi induce ad alcune puntualizzazioni (da me già fatte in sede più ristretta) facendo parlare i fatti, come è nelle mie abitudini.
Afferma Leto che nel 2005 la Sinistra perse – non come dice il compagno avv. Mongili (?), perchè una parte di questa candidò Pieri -ma perse malgrado la presenza della Lista “Area Nuova” al suo interno.
Per inciso dico che questa affermazione avrebbe avuto un senso se la Sinistra avesse vinto le elezioni.
Ad ogni buon conto, faccio notare che la Sinistra ha perso non solo per la defezione dei Verdi, ma anche per la defezione di circa un terzo dell'elettorato dei D.S.
Nelle precedenti elezioni, infatti, il numero dei Consiglieri comunali dei D.S. era di sei unìtà (Schieppati, Cristofori, Sormani,, Olla, Casadio e Maiocchi); con le ultime elezioni il numero dei consiglieri si è ridotto a quattro (schieppati, Moscheo, Michelli e Nichetti). I D.S. hanno perso due consiglieri, che rappresentavano il trenta per cento circa del suo elettorato.
Quindi un terzo degli elettori D.S. Non ha più votato per questo partito, ma per altre formazioni politiche.
Stando ai fatti, dunque, quella di Pieri è stata una candidatura a perdere.
A quel punto, afferma Leto è stata inaugurata una non fumosa opposizione costruttiva e la politica del fare per ottenere i risultati di cui fornisce un elenco, che tralascio, in quanto, allo stato delle cose, non è il caso di approfondire l'esame di questioni ferme allo stadio di ipotesi.
Continua poi Leto con una serie di divagazioni sulle traversie della politica segratese, per finire con una difesa d'ufficio dell'operato dei dirigenti del P.D. E dell'ormai sepolto partito dei D.S., con riferimento al miglior modo per conseguire il bene comune della cittadinanza di Segrate ed in ordine al modo migliore per interpretare la volontà dei cittadini su quello che ritengono essere l'interesse pubblico rispetto all'interesse privato, nel rispetto del mandato agli eletti conferito dagli elettori.
A questo proposito, giova ricordare che, ancor prima di interpretare la volontà dei cittadini su quello che essi intendono essere il bene comune , la politica si è data degli strumenti volti a conoscere la volontà degli elettori e dei cittadini e che sono, in primis, il dibattito all'interno dei propri organi dirigenti, e poi, via via, la convocazione dell'attivo degli iscritti, quindi l'Assemblea degli iscritti ed infine la consultazione della cittadinanza stessa, nelle forme possibili.
Fatte tutte queste cose, allora, chi è stato deputato alla decisione finale, farà una sintesi delle posizioni emerse e fatte tutte le opportune considerazioni finali, si assumerà la responsabilità di prendere motivatamente la decisione finale , la cui correttezza o meno, potrà essere convalidata dal risultato elettorale.
Che cosa, invece, è di fatto avvenuto.
Io, personalmente, di tutta questa opposizione costruttiva e politica del fare ho potuto venire a conoscenza solo attraverso una foto di alcuni dirigenti del Partito Democratico, sorridenti e felici, dopo aver firmato con il Sindaco Alessandrini, un accordo di programma, di cui solo ora, attraverso il contributo di Leto vengo a conoscere il contenuto, così come delle varie posizioni del Partito Democratico, cui sono iscritto, ho potuto apprendere da interviste e commenti pubblicati sulla stampa locale, sempre a cose già decise.

E finisco, osservando che i D.S. cui ero iscritto ed il Partito Democratico, cui sono iscritto, non hanno mai conferito ai suoi eletti alcun mandato che prevedesse il cambio di maggioranza, il centro Commerciale o Centro Polifunzionale, né la edificazione a fini residenziali del Golfo Agricolo, né la realizzazione di una serie di strutture residenziali, industriali o di terziario, prima di aver risolto i problemi strutturali di Segrate, che tutti sanno essere la viabilità, il trasporto pubblico, l'inquinamento fonico e l'inquinamento da circolazione veicolare.
Intendiamoci: si può anche cambiare cavallo, ma solo dopo aver ricevuto un nuovo mandato, quando il vecchio mandato è superato o divenuto ingestibile.

Per il resto e per il merito, mi limito a fare riferimento ai contenuti del commento di Sara Finzi, così efficace e così puntuale.

Costantino Mongili

Anonimo ha detto...

Caro Leto
Rispondo alla tua innanzitutto facendoti notare che dai dell’ideologico a chiunque contrasti la tua visione, anche se ideologico non è.
Chiami compagno l’avvocato Costantino Mongili che non mi risulta sia comunista ma semplicemente democratico.
Ma torniamo alle cose concrete della politica, così potrò dirti perché la sinistra perde a Segrate. A Segrate la sinistra è stata maggioranza per lungo tempo, dovresti saperlo benissimo, ed ha smesso di essere maggioranza quando è stata coinvolta negli scandali edilizi.
La delusione dei cittadini comuni ti posso assicurare è stata forte e ti confesso che ignara ed innocente ho pagato personalmente errori e comportamenti che non mi appartenevano.
L’errore della sinistra in particolare DS e Margherita è sempre stato quello di non sapere far partecipare la gente alle scelte del territorio, ed inoltre non avere negli anni di governo saputo esprimere una dirigenza lungimirante, pianificando la crescita della città in modo un poco più integrato ed armonico. E’ una città che non possiede un centro storico organico e vivibile, priva dunque di un cuore sociale che la faccia palpitare, ma vissuta e cresciuta come satellite milanese che ha accolto i ceti produttivi che fuoriuscivano appunto da Milano.
Dunque se si è perso il comune lo si deve alla mancanza di progettualità, alla mancanza di trasparenza nell’amministrazione, ed alla delusione che continuiamo a dare ai nostri concittadini.
Con molta tristezza devo farti osservare che le proposte che tu imputi ai nostri interventi, non sono in realtà nostre, ma del centro destra e di Alessandrini sindaco.
Certo qualche modifica l’avrete pure ottenuta, ma sono dettagli rispetto al piano che la giunta intende attuare.
Io credo invece che entrare in giunta con Alessandrini sia stato un errore, ed i fatti mi daranno ragione, attendo che i nodi vengano al pettine.
Noi siamo entrati nella giunta per un problema che sovrasta Segrate stessa, e che vede la lottizzazione del territorio da parte dei costruttori (Ligresti, Percassi) decisa a Milano, magari per spartirsi i vantaggi tra partiti ed essere parte della torta di soldi che questi illustri signori distribuiranno a tutti. (vuoi essere della partita? Accordati). Mi dirai che sono tutte illazioni, io che invece di politica ne ho macinata parecchia, ti dico che non mi faccio illusioni, so di certo che è così ed anche le divisioni tra AN e PDL marcano lo stesso problemino….è mio è tuo…se di do questo cosa mi dai!?….Mi dirai che questa è sempre stata la politica ed in parte hai perfettamente ragione, ma si da il caso che il nostro partito anche se diventato liberale, dovrebbe marcare la differenza con il centrodestra per la capacità di fare funzionare il pubblico e soprattutto dare una connotazione sociale al territorio locale e una politica giusta per quanto riguarda i prelievi fiscali ai cittadini e per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza e delle opportunità….e…sì l’uguaglianza di opportunità che dovrebbe contraddistinguere una politica di sinistra da una politica di destra. Ma sono tutte cose che sono sulla carta, cioè ideali per cui si sono turlupinati i ceti popolari che oggi ci hanno voltato le spalle, e non per colpa di Berlusconi ma per nostre profondissime colpe. Per non avere saputo dire verità dure e non avere saputo imporre politiche
Verso i cittadini giuste al di là delle appartenenze politiche.
Non ho nessuna illusione che questo modo di operare cambierà, per ora lo vedo peggiorato anzi direi che oggi si tengono in ostaggio i cittadini dietro etichette che nascondo solo poteri personali e stipendi personali, mascherando il tutto per bene comune!
Portare questa cittadina a 50 mila abitanti significa lastricarla completamente di case che avranno prezzi proibitivi, altro che case calmierate per i giovani ed i lavoratori. Essi sono destinati ormai a non avere più una rappresentanza ne territoriale ne nazionale, sono destinati a pagare le tasse per mantenere i ceti privilegiati che evadono e bon, questo per una politica complessiva della sinistra come dici tu, che non possiede flessibilità e un progetto di paese. Con priorità ed alleanze rispetto alle priorità.
Tutto quello che ho visto tornando alla politica, sono macerie gestite da oligarchi, che non hanno nessun interesse per i problemi ed il futuro dei cittadini non abbienti. (perché votarli?!)
In pratica si sono atomizzate le collettività, si è smesso di interessarsi alle persone e si è concepita una politica delle poltrone anche nei territori , Segrate in particolare non fa eccezione sicuramente.
Sul centro commerciale le cose che si sono dette sono cose vaghe e generiche. Siamo in crisi e la gente almeno la nostra, soldi da spendere per comprare merci di lusso non ne ha, ha invece necessità di verde e di servizi e soprattutto di centri di incontro che ricostituiscano l’humus sociale del paese che non c’è.
Inoltre mettendo anche il caso che i cittadini si sbaglino, qualcuno aveva pure promesso un referendum sul centro commerciale, ti ricordi? Lo si faccia questo referendum e prima di andare a votare si spieghino nel dettaglio le opere che dovrebbero portare beneficio alla popolazione.
Forse quei 3000 posti di lavoro i cittadini Segratesi li avrebbero voluti magari in settori qualificati come la ricerca, in servizi d’avanguardia e non solo o quasi per fare le cassiere al supermercato! O meglio ancora in servizi qualificati dove la manodopera giovanile potrebbe essere inserita e trovare un futuro che non sia fare il commesso!
Mi interesserebbe molto sapere qualcosa sulla riconversione delle spese di questo comune e dal PD ancora non ho sentito nulla in questa direzione. Eliminando sprechi e privilegi che le amministrazioni locali ormai sulla scia nazionale continuano a perpetrare ai danni dei soliti coglioni che pagano le tasse: i cittadini con reddito fisso alla fonte.
Mi rendo ben conto della crisi, ma verrebbe da chiedersi in un paese dove la politica costa 4,9 euro a cranio (in europa costa 2,5!) cosa bisogna tagliare…..perché chi ha dimezzato il tenore di vita smetta di mantenere chi lo ha raddoppiato rubando alla faccia del globalismo!
E’ per dirla con Gavazzi…odio questo paese che ha gli stipendi della grecia ed i prezzi della Germania ma non certo i suoi servizi.
Ecco perché i cittadini che votano PD sono lontani da una sinistra che si vuole rivolgere solo agli arricchiti, anche sui territori.
Ti allego qui sotto le domande che ho posto a Barbara Bianco per saperne di più su una serie di questioni.
Se qualcuno volesse rispondere pubblicamente alle mie domande magari si potrebbe entrare nel merito delle cose che potrebbero costituire il nostro programma, al di là di chi sarà il prossimo sindaco che candideremo che io spero non sia Alessandrini

Ieri al coordinamento ho sentito parlare di possibile elezione per Segrate in primavera.
Nessun dato oggettivo è emerso per farci comprendere come questa possibilità stia diventando più reale che ipotetica.
Non vedo emergere un lavoro organico di proposte del PD.
Nella speranza che tu ne sappia di più sottopongo le mie domande precise:

1) Quali spazi di territorio esistono ancora a Segrate pubblici?
2) Quale analisi delle spese in bilancio si possono fare per dirottare gli investimenti e dove
3) Quali risparmi nella gestione della pubblica amministrazione possono essere posti in essere per migliorare i servizi risparmiando
4) Quale piano di Housing sociale potrebbe essere posto per i giovani in affitto
5) Quale piano per il verde che dia un aspetto di verde diffuso in tutta la città
6) Quali tagli ai costi e quali servizi implementare
7) Quali spazi sociali per i giovani ed i cittadini


C’è molto altro ma già toccare questi punti significa entrare nel programma.
Se mi aiuterete a fare un coordinamento apposito su questi punti ne sarei grata





Sara Finzi